La Gazzetta dello Sport

Barella spaventa Kessie rimedia Ehi, il Milan è 7°!

●Doppietta dell’ivoriano: Gattuso vince la seconda di fila e avvicina l’Europa. Cagliari, classifica amara

- Alex Frosio INVIATO A CAGLIARI

BARELLA GOL, AVANTI CAGLIARI

All’8’ p.t. rossoblù in vantaggio, complice l’errore di Donnarumma

Quando al 95’ il portiere Cragno se ne sta dietro la linea della propria metà campo sull’ultimo calcio d’angolo a favore della partita, il mondo Milan sa che tutto finirà bene, stavolta: il colpo di testa di Faragò sfila appena fuori, il 2-1 è salvo, niente effetto Brignoli. Quello che doveva succedere a Benevento 50 giorni fa, al debutto di Gattuso in panchina, si compie finalmente alla Sardegna Arena. Il primo successo esterno di Ringhio può essere considerat­o, almeno formalment­e, anche il primo «vero» successo del nuovo tecnico rossonero. Non bellissimo – come Rino dice di sé... –, non in un fortino inespugnab­ile, sofferto per un finale in inferiorit­à numerica (presto pareggiata) ma in rimonta dopo il gol iniziale di Barella: al Diavolo non era mai successo, in questo campionato, di arraffare i tre punti dopo essere andato sotto. E solo per la seconda volta infila due successi consecutiv­i. In calce c’è la doppia firma di Franck Kessie, due gol come al debutto in Serie A nell’agosto

2016, quando il suo talento si manifestò all’improvviso.

CRESCITA In classifica, il Milan fa tre balzi in avanti in un colpo fino al settimo posto, ma più della posizione contano i segnali di crescita. Che non sono evidentiss­imi ma ci sono. Difficilme­nte negli highlights della KESSIE, INIZIA LA SUA SERATA

L’ivoriano segna su rigore e riporta il Milan in parità al 36’ p.t. partita avrete visto un’azione rossonera al quarto d’ora della ripresa, eppure dimostra come certi meccanismi comincino a funzionare: circolazio­ne di palla sulla linea difensiva, uscita dal pressing con verticale da Bonucci a Kessie che si libera a metà campo come play aggiunto, trasmissio­ne ancora in verticale a scavalcare per Suso che sbaglia di poco la misura del servizio al centro verso Kalinic e Calhanoglu. Non sempre tuttavia il Milan riesce a giocare con la calma che gli permettere­bbe di far valere la superiorit­à tecnica. Anzi, l’aggressivi­tà del Cagliari lo costringe alla fretta, e i rossoneri hanno il torto di non cercare quasi mai

CAGLIARI (3-5-2) Cragno; Romagna, Ceppitelli, Pisacane; Faragò, Ionita (dal 17’ s.t. Deiola), Cigarini, Barella, Padoin (dal 32’ s.t. Cossu); Sau (dal 19’ p.t. Farias), Pavoletti PANCHINA Crosta, Rafael, Andreolli, Castan, Van der Wiel, Dessena, Giannetti ALLENATORE Lopez

CAMBI DI SISTEMA dal 43’ s.t. 3-4-2

BARICENTRO ALTO 55 METRI POSSESSO PALLA 47,9% ESPULSI Barella al 43’ s.t. per doppia ammonizion­e (entrambe per gioco scorretto) AMMONITI Deiola, Pavoletti e Cigarini per gioco scorretto

IL MOMENTO Ora anche i meccanismi di gioco portati dal nuovo tecnico rossonero cominciano a funzionare

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