La Gazzetta dello Sport

Lopez: «Nicolò e Pavoletti che rabbia quei cartellini»

- INVIATO A CAGLIARI

La Befana aveva portato carbone, ma la sconfitta contro la Juventus del 6 gennaio aveva generato soltanto rabbia. Questa col Milan, la settima alla Sardegna Arena, genera malumore e soprattutt­o crea preoccupaz­ione. Il Cagliari ha un disperato bisogno di rinforzi e questi dieci giorni serviranno al presidente Tommaso Giulini, rientrato dalla vacanze, e al d.s. Giovanni Rossi per capire come poter intervenir­e. Perché domenica il Cagliari va a Crotone, a sfidare una squadra carica a mille senza l’ariete Pavoletti, che era diffidato e senza Barella che pagherà per il rosso rimediato per l’inutile fallo da doppio giallo su Biglia. Mancherà pure Sau che non sa proprio più cos’è la felicità. Ieri è uscito in lacrime, dopo 19 minuti di sofferenza per una probabile contusione alla coscia, abbracciat­o dal tecnico e applaudito da tutti: lui è l’unico che non meritava un finale così. Non era titolare dal 5 novembre e voleva ripartire (un solo gol per lui, proprio al Crotone all’andata). E ancora: Joao Pedro sconterà la quarta giornata di stop. E’ emergenza.

URGONO RINFORZI «Non possiamo regalare nulla. Sei diffidato e prendi la squalifica per protesta e qui alludo a Pavoletti, il rosso di Nicolò Barella è un errore nostro. Questo mi fa arrabbiare veramente», dice lo sconsolato Diego Lopez. Che, però, ha una panchina corta. Che ha Deiola, lo stesso Cossu (riproposto ieri e in difficoltà in Serie A), Dessena, Giannetti, il mistero Van Der Wiel e Farias col mal di pancia, un Andreolli da rigenerare psicologic­amente. GETTY

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Diego Lopez, 43 anni, sorride dopo il vantaggio di Barella

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