Highlander Fabio: 15 gol e record già battuto
● Il quasi 35enne bomber non aveva mai segnato tanto in una stagione: allarme guaio muscolare per la Roma mercoledì
Tra pochi giorni compirà 35 anni ma sembra più giovane ed entusiasta che mai. Fabio Quagliarella non è mai stato così forte, ispirato e letale. A testimoniarlo sono i numeri: il bottino di 15 gol è già il suo nuovo record in una stagione. Nella sua lunghissima carriera mai aveva fatto più di 13 reti. E siamo soltanto a gennaio, alla seconda giornata di ritorno e la Samp deve ancora recuperare una partita, quella con la Roma, in programma mercoledì. E qui arriva l’unica ombra nella splendida giornata di Quagliarella che, scattando in avanti su un lancio filtrante di Praet, ha sentito una fitta dietro la coscia destra. Nulla di grave, visto che lui, avrebbe persino voluto continuare, ma i pochi giorni a disposizione prima della sfida con i giallorossi, inducono alla prudenza. «Ho un ANSA piccolo problema al flessore – spiega – facciamo i controlli e speriamo bebe».
TRIPLO TRIS «Lui – sottolinea Giampaolo – per noi è fondamentale. È in forma, corre e gioca come un ragazzino. Segna come mai ha fatto». Quella contro la Fiorentina è la terza tripletta in Serie A, l’ultima risaliva al febbraio 2015, ai tempi del Torino, proprio contro la Samp, quando firmò un pesante 5-1. Ha saldato anche l’ultimo piccolissimo debito, insomma. Ha reso tutto con gli interessi ai tifosi e al club blucerchiati. «Mi sono emozionato per i tifosi – racconta –. Dopo un gol mi hanno dedicato un coro lungo un minuto, avevo la pelle d’oca. Non sono neppure riuscito a restare concentrato». E non vuole certo fermarsi qui. «Sono in una squadra che mi diverte – spiega a match appena finito – con un bravo allenatore e tifosi eccezionali. Un mix che mi fa stare bene. Non c’è altro segreto». Così riesce a migliorare, a segnare e a trascinare verso l’alto. Mentre tutti cancellano la parola Europa dalle loro menti, primo tra tutti Giampaolo, lui alza l’asticella: «Preferisco lottare per l’Europa che per non retrocedere. È bello giocare per un obiettivo, ci deve entusiasmare».