Il Crotone sbanca Verona Pecchia è appeso a un filo
●Spareggio salvezza alla banda Zenga, che domina e segna 3 gol con Barberis, Stoian e Ricci. I tifosi contestano, gialloblù in ritiro
Il primo spareggio salvezza è del Kroton, ora l’Hellas si sente al buio e forse cercherà nuova luce in panchina — intanto la squadra andrà in ritiro da domani o mercoledì — mentre sullo Jonio si fa festa. Visto che questo derby della Magna Grecia si è disputato nella città dell’Arena, è come se la banda Zenga avesse eseguito la marcia trionfale dell’Aida: il «la» lo ha dato una splendida punizione di Barberis in apertura, il secondo acuto lo ha piazzato Stoian in avvio di ripresa e la gloriosa conclusione è un’azione corale finalizzata dallo scatenato Ricci. Uno dei rinforzi attinti sul mercato e subito impiegati (con Capuano e Benali) per aumentare il tasso tecnico dei rossoblù. Anche il contestato e ormai precario Pecchia («Vattene», lo striscione della curva: Setti sta riflettendo, in tribuna c’era Di Carlo ma il preferito sarebbe Reja, oggi sapremo) ha calato immediatamente il duo d’attacco Petkovic-Matos, alternatisi nella posizione di punta centrale ma rivelatisi inoffensivi. E quando dopo il riposo è comparso in avanti un ispirato Pazzini, ecco che Ricci ha offerto a Stoian l’assist del 2-0 che ha chiuso la sfida. A FOLLIE Oddio... Siccome si era al 54’, in teoria di tempo per tentare di risalire almeno sul pari ce n’era ancora. Ma al 17’ entrando col piede a martello su Benali impegnato in un innocuo stop a centrocampo, Bruno Zuculini ha di fatto fischiato la fine del match. Rosso diretto e scoramento generale in campo. La curva si svuota, la polizia vigila e impedisce che la contestazione vada oltre rumorosissimi cori. Intanto il Crotone rimpinguava il bottino e Zenga dedicava un grato pensiero a Giulietta: le due vittorie di questa sua nuova avventura le ha ottenute contro Chievo ed Hellas... Giusto aggiungere che nel periodo di recupero della prima frazione anche Romulo si era reso protagonista di una «pazzia» agonistica andando a calciare di sinistro un pallone pervenutogli in mezzo all’area da una carambola. Meglio di un rigore in movimento, l’esperto gialloblù avrebbe potuto controllare e poi depositare in rete con tutto comodo.
TATTICHE Così Pecchia è andato al riposo sullo 0-1 anziché con un meno stressante pareggio. Il tecnico di casa ha pensato allora di togliere un centrale, arretrando Romulo e spostando in mezzo Ferrari sì da fare spazio a Pazzini. Un Verona con tre potenziali armi d’attacco che però non ha avuto il tempo di esprimersi poiché il Crotone è stato assai abile a colpirlo con un magnifico contropiede. Segnale della tranquillità e della lucidità che ha caratterizzato l’intera prestazione dei giocatori calabresi. Zenga ha vinto prima sul piano mentale, presentando una squadra combattiva ma non angosciata dal risultato, e poi su quello tattico chiudendosi e ripartendo con tempi ed esecuzioni giusti.