La Gazzetta dello Sport

Müller-Lewa, Bayern a +16. Pjaca, primo gol tedesco

●Due doppiette degli attaccanti firmano il 4-2 sul Werder. Lo Schalke fermato dall’Hannover, ma lo juventino brilla

- Pierfrance­sco Archetti

Per cercare di dare coraggio agli avversari, il Bayern che ha 16 punti di vantaggio sulla seconda prova anche ardite sperimenta­zioni tattiche, del tipo: un mediano (Martinez) e cinque pedine offensive (Robben-Müller-James Rodriguez-Ribery dietro a Lewandowsk­i), ma il massimo dell’incertezza è far arrivare il Werder al 2-2 al minuto 75. Ciononosta­nte non sfugge ai campioni il 15° successo consecutiv­o in Bundesliga sui verdi di Brema, perché finisce 4-2 e le stelle possono anche prendersi riconoscim­enti e primati. Robert Lewandowsk­i, doppietta di testa, è il primo del Bayern a segnare in tutte le 9 partite interne da inizio torneo. Ed è anche il miglior cannoniere straniero del club in Bundesliga, a quota 94, superando Robben. Thomas Müller, altra doppietta, arriva a 100 in campionato, tutti in rosso, e James Rodriguez non ha record da sgranocchi­are ma soltanto bellezze da mostrare: l’assist delicato del 4-2 per Müller colpisce per eleganza ed efficacia. Il Werder va avanti con Gondorf, recupera il pareggio con un’autorete di Süle, favorita da un corner regalato da Ulreich, poi sfiora il 3-3. Ma il Bayern quando accelera non viene mai fermato. E la disposizio­ne iniziale di Heynckes, più che equilibris­mo tattico, sembra anche un tentativo di quieto vivere: lascia in panchina quelli che si lamentano meno - Rudy, Tolisso, Coman, Rafinha - mentre le primedonne egoiste e permalose sono titolari. Con il Werder si può. GORETZKA FISCHIATO In estate arriverà anche Leon Goretzka, preso a costo zero dallo Schalke, e la questione abbondanza si riproporrà, ma ci sono problemi peggiori. Come previsto il nazionale tedesco è stato fischiato e insultato (via social e striscioni) ieri dai suoi tifosi contro l’Hannover. Anche chi comanda, l’a.d. Clemens Tönnies, non si è trattenuto in tv: «La mia prima reazione è che non dovrebbe più mettere la nostra maglia fino a giugno, ma decide l’allenatore. A Leon non resta che giocare il miglior ritorno della sua vita, portarci al secondo posto e in finale di coppa». Lo Schalke non è società che può trattenere i suoi talenti, ma puntava al rinnovo con il centrocamp­ista per poi venderlo e non vederselo soffiare senza incassare un euro. Goretzka comunque rientra dal via dopo l’infortunio e viene sostituito al 63’: «Mi aspettavo questa accoglienz­a, ma non sono un bugiardo». Marko Pjaca, in prestito dalla Juve, riesce per quasi un’ora ad attenuare il caso del giorno, segnando un bel gol (dribbling secco di sinistro e conclusion­e precisa di destro) al suo primo tiro in porta in Bundesliga. Esce al 56’ fra gli applausi, poi l’Hannover dell’ex Breitenrei­ter pareggia all’86’ con Füllkrug: il secondo posto solitario dello Schalke sfuma.

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Marco Pjaca, 22 anni, esulta: gol alla prima da titolare AP

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