BOTTE E FISCHI: GIORNATA DA NON RICORDARE
Immagini da nascondere in cantina, per uno sport alla costante ricerca di appeal e visibilità, quelle che arrivano da Bologna dove la rissa costerà la sicura squalifica ad Alessandro Gentile (recidivo) e, di certo, anche a chi si è alzato dalla panchina (Sutton) per andare a farsi giustizia. Tutti bocciati, al netto di provocazioni, colpe e ruggini tra giocatori che imbarazzano una Lega coraggiosa nel lanciare una giusta e condivisibile battaglia al tifo violento. Poi, però, bisogna anche dare l’esempio.
Da dimenticare pure i fischi che piovono dal Palaruffini su una Torino, celebrata su queste poche righe di compendio giornaliero solo due settimane fa. Fragile, nervosa, sfibrata, la Fiat subisce 49 punti nella ripresa e viene travolta dall’ottima Brindisi di Frank Vitucci che così consuma la sua vendetta. Alla fine, dalle tribune del Palaruffini, come detto, arrivano i fischi. Il punto è: per chi? L’indovinello non pare dei più astrusi: con un coach appena arrivato (Recalcati), quello avversario silurato in estate (Vitucci) che ha vinto, un g.m. (Atripaldi) allontanato per far posto al rampollo di casa Forni e un allenatore (Banchi) che ha appena sbattuto la porta, verso chi è diretto il dissenso? Andando per esclusione un’idea ce la siamo fatta...