Fiat contestata Brindisi e Vitucci che impresa
Un mare di fischi, aria di contestazione: finisce come peggio non poteva, l’esordio in campionato con Torino di coach Recalcati. Al PalaRuffini la Fiat si scioglie e dà strada a Brindisi che gioca con grande determinazione e regala la più dolce delle «vendette» sportive all’ex tecnico torinese Frank Vitucci. A tagliare le gambe ai padroni di casa è un parziale di 0-19 nel terzo quarto che consente ai pugliesi di conquistare due punti preziosi in chiave salvezza. La Happy Casa parte fortissimo, tanto da assestare il primo break già al 4’ sul 3-15 grazie ai 9 punti di uno scatenato Mesicek. Gli ospiti, che arrivavano da una cocente sconfitta contro Cantù maturata a fil di sirena, dimostrano di avere la grinta necessaria per rendere in salita il percorso gialloblù. E Torino? Trova il primo vantaggio soltanto al 15’ con una bomba di Vujacic (25-24); trascinata da un convincente Jones, la Fiat va all’intervallo lungo in vantaggio di 7 (40-33) e la strada sembra in discesa. Ma è solo un’illusione, tanto che il rientro sul parquet per Torino diventa un vero e proprio choc. Brindisi infila un break di 0-19, Moore e Lalanne sono immarcabili e all’ultimo riposo gli ospiti toccano il +10 sul 53-63.
SIPARIO Torino cerca di rifarsi sotto, torna a contatto con una tripla di Patterson (62-67) ma non riesce mai a cambiare l’inerzia della gara; il risultato è che un fallo antisportivo di Vujacic a quattro minuti dal termine fa calare il sipario. «Semplicemente abbiamo sbagliato tutto ciò che potevamo sbagliare – scuote la testa alla fine Recalcati –, disputando una pessima partita, soprattutto in difesa. Per fortuna, dietro l’angolo c’è l’Eurocup: tra poche ore siamo di nuovo in campo con la possibilità per rifarci». Lo sguardo al futuro non nasconde però i problemi che la Fiat sta dimostrando di avere: «Abbiamo molte cose da mettere a posto e da sistemare» taglia corto il neo-coach. Sul fronte opposto, invece, Vitucci sorride largo così: «Non ero alla ricerca di nessun tipo di rivincita; contano solo i due punti in chiave-salvezza».