Venezia opaca Varese al primo sorriso esterno
Dall’impresa al Forum alla caduta con Varese: Umana dai due volti, in una settimana, e aggancio mancato al primo posto con disco rosso dopo 4 successi di fila. L’Openjobmetis raccoglie finalmente due punti pesanti, e non solo complimenti, per la sua classifica, interrompendo la striscia di 5 sconfitte consecutive. Venezia che paga le tossine di Champions, l’assenza di Orelik, le condizioni critiche di Peric (0/7 al tiro), in campo con la maschera dopo la frattura del setto nasale a Strasburgo, e con Jenkins (solo 3’ in campo) al rientro dopo il lungo stop. Varese ha costruito la vittoria con una difesa asfissiante, costringendo l’Umana al 36% dal campo e dominando a rimbalzo (37-27) con Cain e Okoye a svettare (8). Partita al limite della perfezione per Tambone (17 punti, 5 rimbalzi, 2 assist), sue le triple (4/7) che hanno respinto il ritorno di fiamma della Reyer. «Non avevamo energie fisiche e mentali – ha sottolineato il coach dei tricolori Walter De Raffaele – sempre costretti a inseguire, siamo stati poco lucidi quando ci siamo riportati sotto. Mai abbiamo trovato un punto di riferimento».
DANZE Varese è partita a razzo (1-7, 7-14), costringendo l’Umana a tirare dalla lunga distanza (10/33), che però alla prima sirena era rientrata (17-21). L’Openjobmetis ha trovato diversi protagonisti, come Okoye nel secondo parziale (22-32). Umana ancora in rimonta (32-35) a metà gara, poi elastico (dal 39-48 a 52-55). Quando sembrava poter operare il sorpasso, l’Umana ha incassato il 6-0 a inizio ultimo quarto (5261) di Tambone e Okoye, che ha indirizzato definitivamente il match. L’Openjobmetis ha condotto le danze dall’inizio alla fine, trovando Cain e Pelle presenti sotto canestro, con Tambone e Wells ad aprire la difesa dei campioni d’Italia. «Una grandissima partita, perfetta in difesa –ha ammesso Attilio Caja – i complimenti facevano piacere, ma la vittoria è molto meglio. Ho sempre detto che il lavoro alla fine paga».