NERAZZURRI PIÙ LEGGERI
Arrivati con grandi aspettative, i due nerazzurri non hanno mai convinto
Esultare per due cessioni sarebbe davvero esagerato, e difatti i tifosi dell’Inter si trattengono, però non si può dire che siano scontenti ....
Esultare per due cessioni sarebbe davvero esagerato, e difatti i tifosi dell’Inter si trattengono, però non si può dire che siano scontenti perché si sono liberati di Joao Mario e di Gabigol. Il portoghese e il brasiliano, arrivati tra squilli di tromba nell’estate del 2016, il primo con la medaglia di campione d’Europa al collo e il secondo con quella di campione olimpico ben visibile sul petto, si sono via via persi nel grigiore e nella mediocrità che hanno avvolto recentemente l’ambiente nerazzurro. Per acquistarli l’Inter, all’epoca, sborsò la bellezza di 72 milioni di euro, e probabilmente qui sta il loro peccato originale. Già, perché i giudizi sui due sono sempre stati figli di quelle esagerate valutazioni di mercato.
Il problema, che ora pare definitivamente risolto, è che i due furono presi perché appartenevano alla scuderia dell’agente Kia Joorabchian, molto potente e al tempo molto vicino alla proprietà cinese di Suning. Averli ceduti significa che il club si è liberato da certi vincoli e che si è incamminato su un sentiero diverso. È come se gli addii di Joao Mario e Gabigol, nell’immaginario del popolo interista, segnino una linea di demarcazione tra il passato e il presente. Ora si tratta di costruire il futuro.
Se a Gabigol poteva (e può) essere concessa l’attenuante della gioventù, altrettanto non si può dire di Joao Mario. Il portoghese, specialmente nella prima parte di questo campionato, ha deluso per l’atteggiamento troppo morbido, per la mancanza di grinta, per l’incapacità di alzare la voce (in campo) quando ce n’era bisogno. I grandi giocatori si comportano così, ma Joao Mario, con la maglia dell’Inter, ha dimostrato di non essere tale. Magari, cambiando vestito, lo diventerà.