La Gazzetta dello Sport

Da Mediapro 990 milioni «variabili»

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● (m.iar.) Si tratta a oltranza. Anche ieri Lega e Infront hanno incontrato i manager di Sky e Mediaset nel tentativo di un rialzo dei prezzi sui diritti tv domestici della Serie A per il triennio 2018-21. All’asta l’incrocio delle varie offerte presentate dagli operatori si è fermato complessiv­amente a 762 milioni a stagione contro i 1050 attesi dai club (e i 946 incassati nel ciclo precedente). Si è deciso così di avviare le trattative private per i pacchetti del digitale terrestre e dei contenuti esclusivi, le cui offerte erano al di sotto della base d’asta. Trattative che proseguira­nno oggi per arrivare nella giornata di domani alla formulazio­ne delle nuove offerte, che saranno valutate dall’assemblea di Lega. Le parti restano distanti però c’è da segnalare lo sforzo da parte dei broadcaste­r e degli stessi venditori di ridurre il gap e di arrivare a un’intesa, anche attraverso «soluzioni creative» (nuova formulazio­ne dei pacchetti?). I club sono pronti a valutare il piano B, cioè l’offerta su tutti i diritti dell’intermedia­rio indipenden­te Mediapro, non ancora nota ufficialme­nte: si parla di 990 milioni tra fisso e variabile. E sono da capire, appunto, le condizioni che pone il gruppo spagnolo per assicurare tutti quei soldi in cambio della gestione del canale della Serie A.

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