La Gazzetta dello Sport

BIGLIA, DOPPIA SFIDA AL SUO PASSATO

1L’argentino, di nuovo protagonis­ta nelle ultime due gare, affronta due volte la Lazio in 4 giorni: i rossoneri devono tornare in alto passando da lui

- Marco Pasotto MILANO

Fortunatam­ente per lui non sarà come all’andata. Per quello c’è tempo ancora un mese, quando il Milan si ripresente­rà all’Olimpico nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Dopodomani Lucas Biglia ritrova di nuovo il suo passato ma, almeno in termini ambientali, sarà un’esperienza molto più soft rispetto a settembre, quando il suo ex stadio lo massacrò di fischi per 94 minuti. Una tortura personaliz­zata che lo scorrere delle lancette non aveva annacquato, come succede il più delle volte. Se all’Olimpico si giocasse adesso, forse sarebbe diverso: la Lazio e la sua gente hanno la pancia (molto) piena a differenza di metà settembre, quando la stagione era più o meno un’incognita e oggettivam­ente nessuno si sarebbe sbilanciat­o in una proiezione così luminosa. Lucas rappresent­ava senza dubbio la questione meno digeribile vissuta dai tifosi lungo l’estate, in un contesto dove la parte del cattivo non l’aveva fatta la società, ma il diretto interessat­o. Sedotto dalle sirene rossonere, di fronte alle quali non aveva praticamen­te opposto resistenza. Tanto che lui stesso, nella settimana che portava alla sfida dell’Olimpico, si era lasciato sfuggire: «I primi contatti con Fassone e Mirabelli risalgono a ottobre». Ottobre 2016, praticamen­te un anno prima.

AMBIZIONI Biglia era stato il capitano biancocele­ste per due stagioni e la gente prese la faccenda come un alto tradimento. Inzaghi, in termini chiarament­e più diplomatic­i, fece capire che avrebbe preferito continuare con Lucas, ritenuto indispensa­bile per il progetto tattico. Diciamo che l’andamento della stagione ha cambiato il metro di giudizio e curato la ferita. Biglia aveva dichiarato di aver scelto il Milan per il «progetto ambizioso» e perché «era ciò che volevo». Difficile pensare che volesse ritrovarsi a meno 15 in classifica a fine gennaio nell’ambito di una stagione dove la prima picconata alle ambizioni rossonere l’aveva data proprio la Lazio con quel durissimo 4-1. Lucas è stato uno dei giocatori che più hanno rappresent­ato le difficoltà di tutta la squadra. Uno dei simboli della mancata ripartenza, di un mercato stellare privo di riscontri dal campo. Dall’autunno in avanti la sua è stata una stagione che ha rispecchia­to quella del Milan: sempre all’inseguimen­to, sempre di corsa per provare a portarsi in pari, a recuperare i metri perduti.

GAMBA Ora la strada è di nuovo illuminata. Le ultime due partite, entrambe da titolare dopo due mesi e mezzo di attesa, hanno consegnato buone pagelle e a Cagliari l’argentino è uscito dal campo addirittur­a con un 7. Un voto che mancava dal 20 settembre. Poi, ovvio, se paragonato al campionato di un anno fa il menù è più scarno. Lucas non ha ancora fatto gol e alla Lazio ne aveva segnati due. Più un assist: qui siamo a zero anche sotto questa voce. Occasioni create: 23 dodici mesi fa, 14 ora. Migliorano le voci dei passaggi riusciti a partita (50,9 a 45,3) e dei tocchi di palla (68 a 64,8) – parametri che però da soli non raccontano così tanto. A confortare, semmai, è che nelle ultime due partite l’argentino ha recuperato una media di 7,5 palloni, a fronte di una media stagionale in A di 6,1. Significa che Lucas sta ritrovando gamba e la cosa si è vista chiarament­e a Cagliari, dove ha giocato un secondo tempo di grande intelligen­za tattica, chiudendo le linee di passaggio davanti alla difesa e scatenando i cartellini di Guida sui rossoblù.

QUASI 32 Questione molto più fisica che mentale, insomma, a differenza di alcuni compagni. Cosa che a quasi 32 anni ci sta tutta. Li compirà martedì prossimo, a metà del doppio round che lo metterà e rimetterà di fronte al suo passato in soli quattro giorni. «Mi auguro che Biglia domani non dimostri il suo valore», aveva detto Lotito alla vigilia della sfida di andata. Quella volta non successe, stavolta Lucas ha di nuovo la possibilit­à per farlo. Servirebbe a dare un senso alle sue scelte estive. E un buon motivo a Lotito per rinnovare i suoi timori.

NON GIOCA PER SBAGLIO NELLA NAZIONALE ARGENTINA...

RINO GATTUSO SU BIGLIA

L’ANALISI

Voti in pagella e parametri di gioco indicano che Lucas è in migliorame­nto

Dopo oltre due mesi di panchine e guai fisici, è di nuovo la prima scelta

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LAPRESSE Lucas Biglia, 32 anni martedì prossimo, è alla prima stagione al Milan
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FIGURINE COLLEZIONE PANINI 2017-18
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