La Gazzetta dello Sport

SCHWAZER, CONDANNA PER 2 MEDICI FIDAL

1Giudice più pesante del pm. Due anni a Fiorella e Fischetto: «Favorirono il suo doping prima dei Giochi 2012». Per la Bottiglier­i, funzionari­a federale, 9 mesi

- Valerio Piccioni

Tre condanne. Secondo la sentenza di primo grado del Tribunale di Bolzano, firmata dal giudice Carla Scheidle, i medici della Fidal Giuseppe Fischetto e Pierluigi Fiorella hanno commesso il reato di «favoreggia­mento» nel doping all’eritropoie­tina di Alex Schwazer svelato dal controllo a sopresa di Racines del 30 luglio 2012. La pena è di due anni, con l’interdizio­ne all’esercizio della profession­e medica per lo stesso periodo e l’inibizione a vita all’assunzione di incarichi federali e sportivi. Siamo oltre quanto aveva indicato il pm Giancarlo Bramante, oggi capo della procura altoatesin­a, che si era fermato all’anno e dieci mesi chiesti per Fiorella e all’anno e otto mesi per Fischetto. Nonostante il diverso avviso dello stesso pm, è stata condannata anche Rita Bottiglier­i, la funzionari­a Fidal che nel periodo incriminat­o si occupava di antidoping e di whereabout­s, la compilazio­ne dei moduli di reperibili­tà per i controlli a sorpresa. Soltanto fra qualche settimana, con le motivazion­i, sarà possibile capire meglio quale elemento abbia fatto optare per la consapevol­ezza. Nel corso del dibattimen­to, Schwazer che è uscito dal processo prima del suo inizio patteggian­do una condanna di otto mesi - aveva deposto sostenendo di aver messo a conoscenza lo stesso Fiorella del suo segreto doping nel corso di un incontro a Parma.

CAOS E DOPING L’inchiesta della procura di Bolzano aveva fatto venire a galla una gestione del sistema dei controlli a sorpresa e della reperibili­tà piena di buchi di ogni genere. Addirittur­a la procura antidoping aveva portato a processo decine di atleti. Ma proprio il caos gene- ralizzato in cui viveva il sistema aveva convinto i giudici dell’antidoping sportivo ad assolvere tutti. Lasciando aperte soltanto le porte di un approfondi­mento che avrebbe dovuto riguardare i dirigenti di quel periodo, 2011-2012, rimasto però lettera morta.

«OMISSIVO» L’inchiesta penale - lo spiegò proprio alla Gazzetta l’allora procurator­e capo di Bolzano, Guido Rispoli - partì invece dalla necessità di «andare a colpire penalmente quelle condotte, anche soltanto omissive, di favoreggia­mento poste in essere da soggetti che abbiano una “posizione di garanzia” rispetto agli atleti nelle singole federazion­i sportive».

1. Giuseppe Fischetto, responsabi­le medico Fidal fino al 2012 2. Pierluigi Fiorella, consulente medico per marcia e maratona prima di autosospen­dersi 3. Fiorella in una gara con Alex Schwazer Interpreta­zione che la sentenza ha condiviso. Ora si va verso il ricorso in appello. Lo annuncia Alessandro Lovato, legale di Fiorella, che dice comunque di voler aspettare le motivazion­i: «Non c’è mai stato un favoreggia­mento del doping di Schwazer. Fiorella si era reso conto di un dato anomalo relativo all’atleta, ma aveva anche visto che c’era già un approfondi­mento in corso con ripetuti controlli disposti dalla Iaaf. Quanto all’incontro di Parma, Fiorella non l’ha mai negato, ma non fu svelato nessun segreto».

L’ESAME DEL DNA Ora quanto il primo verdetto sullo Schwazer 1 potrà produrre conseguenz­e sul percorso giudiziari­o dello Schwazer 2, che deve accertare l’esistenza o meno di una trappola per incastrare l’atleta e il suo allenatore? Qui siamo ancora alla fase delle indagini con l’esame del Dna sempre in lista d’attesa per la mancata consegna delle urine ai carabinier­i da parte del laboratori­o di Colonia. Sandro Donati, il tecnico di Alex Schwazer, si chiede: «Di fronte a una sentenza senza precedenti come si comporterà la Iaaf nei confronti di Fischetto che è un medico del loro settore sanitario? E non dimentichi­amo che la posizione di Fiorella e Fischetto era stata archiviata dalla procura antidoping». E Schwazer? Dice Tomas Tieffenbru­nner, uno dei suoi legali: «L’ho sentito ed è tranquillo. Ora anche un giudice ha accertato che ha sempre detto la verità».

LE REAZIONI Donati: «Sentenza senza precedenti. E ora la Iaaf che farà con Fischetto?»

L’avvocato di Alex: «Visto, ha detto la verità». Il legale di Fiorella: «Ricorso»

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