La Gazzetta dello Sport

GAVIRIA STA MEGLIO E NIBALI DICE SÌ A DUBAI

- Paolo Marabini

Fernando Gaviria è pieno di cerotti e ha una ferita profonda al ginocchio sinistro: ha passato la notte in ospedale, ieri ha lamentato anche qualche linea di febbre, ma non si è perso d’animo e guarda già avanti. Manuel Belletti, dal canto suo, non ha nulla di rotto, così come Ricardo Escuela e Ruben Ramos, ammaccati e ancora un po’ intontiti. Alla Vuelta San Juan, il giorno di riposo all’indomani della grande paura per la caduta nel finale della quarta tappa è servito per tirare il fiato prima di ripartire oggi con la frazione regina, da San Martin all’Alto Colorado. Più che la ripidità della salita finale (gli ultimi 15 km hanno una pendenza media del 4,4% e punte del 6,4%), la differenza la può fare la quota, visto che si arriva a 2565 metri. Ma Filippo Ganna, leader con 5” sul polacco Majka e 11” sullo spagnolo Sevilla, non si fascia troppo la testa. «Cercherò di affrontare la salita senza strafare», ha detto il 21enne passista della UAEEmirate­s, che in Argentina sta gettando basi importanti per i Mondiali su pista. «Sono consapevol­e della forza dei rivali, Majka in particolar­e va molto forte. Farò di tutto per difendere la maglia, sapendo di avere buone gambe e di poter contare su compagni eccezional­i. E comunque vada, sono soddisfatt­o della condizione: cercavo certe risposte, le sto avendo».

FILOSOFIA

Quando la tappa odierna si concluderà, Gaviria sarà quasi arrivato a La Ceja, la cittadina colombiana dove vive quando non è in giro per il mondo. «Restare qui non aveva senso», ha detto prima di imbarcarsi il 23enne velocista della Quick-Step Floors, vincitore della prima tappa. «Non ho certo passato una buona nottata. Ma che cosa posso dire? Il ciclismo è questo: un giorno vinci, un giorno perdi, un giorno cadi. L’importante è non avere fratture e credo che nel giro di una settimana sarò di nuovo in bici. Non saranno certo pochi giorni di sosta a togliermi la condizione in vista delle classiche». Intanto Vincenzo Nibali, l’altro ritirato eccellente (per la verità non ha manco cominciato la corsa, causa virus gastrointe­stinale), è arrivato a Lugano e ha annunciato che non rientrerà in gara al Tour of Oman, come da programma iniziale, bensì la settimana prima al Dubai Tour, dal 6 al 10 febbraio.

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