La Gazzetta dello Sport

Festa Cocciarett­o Talento e coraggio E’ in semifinale

1Che 17° compleanno per la marchigian­a: aveva rischiato la carriera per un infortunio alla schiena

- Dario Castaldo

Cappuccino e un biscotto come premio. Ma il regalo più bello (17 anni compiuti ieri) Elisabetta Cocciarett­o se l’è fatto sul campo, battendo la lettone Vismane 6-3 6-4 e raggiungen­do le semifinali del torneo juniores vent’anni dopo Antonella Serra Zanetti, che adesso la segue (insieme a coach Scolari) a Tirrenia nell’ambito del progetto Under 18. Nella notte, la marchigian­a si è giocata l’ingresso in finale (fin qui, l’unica italiana vincitrice junior di uno Slam è stata la Bentivogli­o agli Us Open 1993) contro la taiwanese En Liang Shuo, numero 2 del tabellone.

SCHIENA Elisabetta, detta Cocchi perché per qualche atteggiame­nto un po’ sopra le righe secondo l’allenatore assomiglia­va a Kokkinakis, ha cominciato a tre anni nella sua Porto San Giorgio, nello stesso circolo di Quinzi, è passata per Jesi e da due anni è al Centro Federale. Talentuosa e completa, ha rischiato la carriera per un infortunio sottovalut­ato alla schiena che l’ha tenuta ferma un anno e mezzo: «Però mi ha aiutato a crescere e a maturare. Diciamo che me lo merito perché da una situazione molto difficile sono riuscita a rialzarmi. Io come la Errani? Sarebbe un onore, per adesso non mi pesano le rinunce. Ma quando torno a casa mi aspetta una torta cioccolato e frutti di bosco».

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Elisabetta Cocciarett­o, 17

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