Ma Inzaghi segna più del doppio: 56 gol contro 27
●Solo City, Barça e Psg hanno fatto meglio in Europa Immobile k.o. a meno di miracoli
ANSA
Quasi trenta gol di differenza a suo favore (56 contro 27). Mai, nella sua storia, la Lazio si è presentata a San Siro a sfidare il Milan con un vantaggio simile. Accadrà domani e, per quanto specchio dei rispettivi campionati, il dato lascia esterrefatti. Verrebbe da aggiungere che se la Lazio non riesce stavolta ad interrompere il suo tabù nel Meazza rossonero non ce la farà più (l’ultima vittoria laziale sul campo milanista in campionato è vecchia di quasi trent’anni: 1-0 il 3 settembre 1989, autogol di Maldini).
MACCHINA DA GOL Certo, il precedente stagionale alla Scala del calcio non è beneaugurante per la banda di Inzaghi. Il match giocato a San Siro con l’Inter è stato infatti uno dei due in cui è rimasta a secco in questa stagione (l'altra volta era accaduto alla prima giornata di campionato, all’Olimpico con la Spal). Per il resto la Lazio ha sempre segnato, sia in campionato (56 reti totali) sia nelle coppe (12 gol in 6 gare di Europa League, 5 in 2 match di Coppa Italia e 3 nella sfida di Supercoppa). Per un totale stagionale che tocca la cifra di 76 gol in 30 partite. In Italia nessuno ha tenuto il passo dei biancocelesti, il cui attacco è più prolifico pure delle due regine del campionato (la Juve ha segnato 50 gol, il Napoli 45). Ma, anche allargando il discorso all’intera Europa, la Lazio resta una delle formazioni che segna di più. Prendendo in considerazione i 5 top campionati continentali (quelli italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) solo tre squadre hanno segnato più dei biancocelesti. E i loro nomi mettono i brividi. Si tratta infatti di Manchester City, Barcellona e Psg, ossia il top del calcio europeo in questo momento.
IMMOBILE (IN)DIPENDENTE Facile segnare così tanto quando si ha davanti un bomber come Immobile, si potrebbe obiettare. Vero fino a un certo GOL FATTI PALI COLPITI % REALIZZATIVA TIRI punto. Certo, il capocannoniere della Serie A con i suoi 20 gol (quelli stagionali sono 26) ha dato un contributo notevole. Ma la squadra di Inzaghi ha mostrato di saper segnare anche senza il suo ariete. È accaduto negli ultimi 145 minuti di campionato, nel corso dei quali i biancocelesti hanno realizzato sei gol pur privi di Immobile. Il centravanti è uscito al 35’ della sfida col Chievo, sul punteggio di 2-1, finita poi 5-1 per la TIRI SU AZIONE TIRI DA PALLA INATTIVA Lazio. E ha saltato la successiva partita con l’Udinese, vinta dagli inzaghiani per 3-0. Il fatto è che l'impianto di gioco costruito dal tecnico è talmente vario che le vie del gol sono davvero infinite. Prova ne è che, ad andare in gol, sono stati anche «insospettabili» come i difensori Bastos (4 centri) e De Vrij (3), oltre agli ovvi trequartisti Milinkovic e Luis Alberto (7 reti a testa). Mentre a un tipo che ai gol ha sempre dato del tu, Nani, è bastato giocare 197 minuti per segnarne già 3. E così Inzaghi può permettersi di ponderare se far rientrare il suo bomber subito o aspettare. Immobile è tornato ad allenarsi da un paio di giorni, non è ancora al meglio, ma vuole esserci già domani. Il tecnico pare però intenzionato a tenerlo in panca per non forzare la situazione. Tanto il gol è l’ultimo dei suoi problemi.