La Gazzetta dello Sport

TESTA A TESTA Max carica Higuain e dribbla ADL: «Gran presidente»

- Filippo Conticello @filippocon­t

Ore 15, Juve-Sassuolo: Allegri prova a mettere pressione alla capolista

Per molti tifosi Juve lo chignon di Caceres fa l’effetto delle madeleine di Proust: la mente torna a momenti felici, a disperati recuperi i e pure a qualche gol inatteso e pesante. Ma dall’ultima volta in cui i bianconeri hanno incrociato l’uruguaiano, i ricordi hanno cambiato colore: el «Pelado» con lo chignon, scivolando, ha «macchiato» una serie incredibil­e della sua ex squadra. Il suo gol al Bentegodi è stato l’unico subito dalla Juve nelle ultime quattordic­i partite, consideran­do tutte le competizio­ni: un piccolo puntino nero in una parete bianchissi­ma, niente che cambi davvero la sostanza. Perché, con questi numeri, i bianconeri hanno bloccato Mertens, Dzeko e per un tempo pure Messi, ma adesso sono pronti a sfidare anche Kane con le certezze di sempre. MOMENTUM Ogni anno i bianconeri hanno un sussulto dopo un pugno ben assestato: stavolta ne sono serviti tre, a Marassi con la Samp a metà novembre, e da quel momento la guardia di Allegri è stata altissima. Ieri il tecnico si è soffermato alla sua maniera sulle ragioni di questa serie che non ha uguali in Europa: «Non ci sono robe tattiche... Solo la disponibil­ità e l’attenzione in più: abbiamo preso dei gol all’inizio con troppa facilità. In questo momento, magari, segniamo un pochino di meno, ma prendiamo anche meno tiri grazie a una grande cattiveria e aggressivi­tà». In realtà, delle ragioni ci sarebbero pure, oltre alla solita molla che scatta nella testa dei campioni: ad esempio Buffon e Szczesny hanno alternato i guanti e messo le mani al momento giusto; la mediana a tre è diventata la coperta migliore per coprirsi quando serve; Matuidi si è dimostrato una zanzara fastidiosa, che punge sia gli attaccanti sia i difensori avversari. E poi, nella difesa a quattro, ecco finalmente il giusto dosaggio: Medhi Benatia ha confermato che il suo problema era solo la continuità. Adesso che spalleggia con costanza Chiellini, ha mostrato rara affidabili­tà: difficilme­nte si troverà qualcuno più bravo sull’anticipo. E così l’obiettivo è prolungare il «momentum», insistere con questa applicazio­ne feroce: tra l’altro, tra Italia ed Europa non ci sono chignon all’orizzonte.

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Mattatori Higuain (10 gol quest’anno in A) e Mertens (13)
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GETTY Gigi Buffon, 40 anni

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