Allegri, nervi saldi «Il Napoli? Vince sempre il migliore...»
●Il tecnico della Juve preferisce pensare al Sassuolo «È una gara a rischio: Bernardeschi stringa i denti»
«Un commento alle parole di De Laurentiis? E cos’ha detto De Laurentiis?». Pausa. Rilettura (verbale) rapida. «Dunque: chiaramente non commento le parole di un grande presidente come De Laurentiis, del Napoli...». Max Allegri usa una secchiata d’acqua gelida per nonrispondere alle fiammate di Aurelio De Laurentiis che in un’intervista alla Gazzetta aveva colpito la Juve fra condizionamenti, Politano e mercato. La sfida va avanti, fra chi gioca prima e dopo, fra proprietà dialettiche e soprattutto campo «perché il campionato alla fine lo vince il migliore».
GRANDI E MEDIE E la società? Nessuna risposta ufficiale alle parole di ADL: indifferenza, in attesa di vedere se oggi la dirigenza raccoglierà il tema. Intanto Allegri tratta, in generale, il tema-Politano. «Le grandi squadre come la Juventus, il Napoli, l’Inter o la Roma – riprende Max – hanno rapporti
con le squadre medio-piccole, sia per prendere giocatori o per darli visto che magari dal settore giovanile della Juve sono usciti molti giocatori che magari in quel momento non sono pronti per la Juve stessa. Poi non è che tutti arriveranno a giocare qui, però sono giocatori che possono stare in A. E ce ne sono tanti, basti vedere anche Romagna a Cagliari quest’anno, Cerri, ci sono giocatori che la Juve ha dato in giro, credo sia una cosa normale». CHIACCHIERE DA BAR Ma non finisce qui. «Ogni volta che si parla di Juve-Napoli io sono molto sereno e da Napoli tirano fuori sempre qualcosa compresa la Var? Alla fine – riprende Allegri – il campionato lo vince la squadra migliore che merita, non è una partita secca, non è la Champions in cui si devono incastrare combinazioni, da un sorteggio più favorevole al momento in cui giochi e la componente-fortuna; in campionato hai 38 partite, e quindi la possibilità di recuperare, di dare continuità. Se il Napoli sente una maggiore pressione? No, non so, non sono cose che mi riguardano. Alla fine chi è in testa vince e l’ha meritato. Il resto sono chiacchiere da bar».
STRINGIDENTI Ecco, perché ora conta Juve-Sassuolo, «una gara da aggredire»: Bernardeschi c’è «e deve stringere i denti per forza, a meno che non abbia un dolore enorme al ginocchio, gioca perché è l’unico che c’è rimasto... Se poi non sta in piedi vediamo: ho pensato anche ad Alex Sandro a sinistra o a destra, ci sono Sturaro o Lichtsteiner da mettere là davanti. Douglas Costa (non convocato, ndr)? Ci sono rischi a farlo giocare». Mancano il brasiliano, Dybala e Cuadrado: non era meglio tenere Pjaca? «Col senno di poi non si va da nessuna parte: era giusto andasse via, aveva bisogno di giocare».
DYBALA E TENSIONE Intanto – e sempre in attesa di notizie per la firma di Emre Can – Allegri traccia l’attualità di Dybala che sogna almeno la panchina il 13
febbraio. «Sta recuperando bene ma al Tottenham manca poco più di una settimana, vediamo giorno per giorno. Speriamo di averlo a disposizione, ma la cosa importante è che rientri al meglio, perché poi c’è una marea di gare in campionato, c’è il ritorno di Coppa Italia e poi quello a Londra». Un girone fa, Paulo fece tripletta. «E oggi c’è il rischio di un calo di tensione – chiude Allegri – e non possiamo permettercelo».
GLI ATTACCHI DI DE LAURENTIIS? NON COMMENTO, È UN GRAN PRESIDENTE
MASSIMILIANO ALLEGRI SUL PRESIDENTE DEL NAPOLI