La Gazzetta dello Sport

Mertens ha fatto ancora 13 E quando vede le Streghe...

●Tredici gol in 22 giornate come lo scorso campionato. All’andata col Benevento ne fece 3. Sarri (nel mirino del Chelsea) non vuole distrazion­i

- Mimmo Malfitano INVIATO A CASTEL VOLTURNO (CE)

Tutto come un mese fa. Stasera, al Vigorito, ci sarà il solito Napoli, non ci saranno volti nuovi: il mercato invernale non ha riservato sorprese. In compenso, però, ha evidenziat­o due no che hanno amareggiat­o l’ambiente napoletano: quello di Simone Verdi, in prima battuta, e quello finale del Sassuolo, che non ha voluto cedere Matteo Politano. Maurizio Sarri, sul quale ha messo gli occhi il Chelsea, non ammette distrazion­i, né per se né per la squadra. E dunque non vuole sorprese da questo derby, in parte inedito: l’unica sfida contro il Benevento, in A, s’è giocata nel girone d’andata, mentre le due squadre s’erano già incontrate, in C, nei primi anni della gestione De Laurentiis. L’obbiettivo del Napoli è quello di mantenere il primato in classifica. D’altra parte, si tratta di un testa-coda dal pronostico scontato, almeno sulla carta, anche se il Benevento s’è mosso bene sul mercato, ingaggiand­o sette nuovi giocatori per tentare l’impresa di salvarsi.

STESSO MERTENS Tutto come un anno fa, invece, per quanto riguarda il rendimento di Dries Mertens, il capocannon­iere del Napoli, l’uomo in grado di fare la differenza insieme ai suoi due compagni di reparto, Callejon e Insigne. Nello scorso campionato, dopo 22 partite, l’attaccante belga aveva sommato gli stessi gol di adesso, ovvero 13, chiudendo poi il torneo con 28 reti, una cifra sorprenden­te per la sua prima volta da centravant­i. Da due partite, è ritornato a essere infallibil­e: 1 gol all’Atalanta e 2 al Bologna che sono serviti per sbloccarlo dopo un lungo periodo di astinenza. Il suo sarebbe potuto essere un caso se lui e Maurizio Sarri non avessero avuto l’intelligen­za di saper gestire il momento negativo, al di là delle preoccupaz­ioni espresse dalla critica. In effetti, prima del gol all’Atalanta, Mertens non segnava da 9 partite, l’ultima prodezza l’aveva realizzata al San Paolo, contro il Sassuolo, il 29 ottobre scorso. Poi, più niente, se non una serie di occasioni

fallite e un momento di stanchezza che non è bastato, però, a farlo demordere.

IN FORMA La sosta del campionato, dopo la Befana, è servita all’allenatore per rimettere a posto quei giocatori più usurati, gli stessi che avevano sostenuto le fatiche di giocare in campionato e in Champions League. Tra questi, ovviamente, c’è stato anche il nazionale belga che ha avuto l’opportunit­à di ritrovare la giusta condizione e già contro l’Atalanta s’è notato un giocatore diverso, più intraprend­ente e, soprattutt­o più incisivo nell’azione offensiva: il taglio e lo scatto veloce col quale aveva bruciato Caldara, prima di battere Berisha, ne hanno certificat­o il ritorno e la ripresa. Progressi confermati, poi, con la doppietta al Bologna la settimana successiva.

OBBIETTIVI Ne ha due, Mertens. Il primo è parecchio scontato, nello scudetto non è l’unico a crederci. A differenza degli anni scorsi, ormai lo spogliatoi­o napoletano è consapevol­e della propria forza e del fatto che l’egemonia della Juventus si può interrompe­re. L’altro, invece, è del tutto personale, e riguarda la classifica dei cannonieri, anche se al momento Ciro Immobile, coi suoi 20 gol, sembra quasi irraggiung­ibile. Qualcosa potrebbe recuperarl­o stasera, contro la difesa più battuta di tutta la A: sono 49 le reti subite dal Benevento, fin qui, e 50 i punti di differenza in classifica fra le due squadre. All’andata Dries fece una tripletta...

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