La Gazzetta dello Sport

Scatto Frosinone Tre botte a Zeman per rivedere la A

●Il Pescara resiste solo un tempo ma poi crolla Fatali le incertezze di Fiorillo: quinta vittoria di fila

- Gaetano Imparato INVIATO A FROSINONE

Avanti Frosinone. Meno di un’ora in equilibrio, di calcio e tattica, poi Ciano si libera dalla gabbia preparatag­li da Zeman e s’inventa la magia utile a decidere tutto. Una sassata di sinistro con palla che si abbassa quel poco che serve a infilarsi sotto la traversa. Il copione cambia lì, inesorabil­mente: Fiorillo non ci arriva, il Frosinone ingrana la quinta, fa esplodere il match, spariglia il campo. Sì, quinta vittoria di fila per Longo, sedicesimo risultato utile (8 vittorie e 8 pari, miglior striscia di tutta la B), +3 sul duo Palermo-Frosinone, +8 sulla quarta. Chapeau per una vittoria meritata e capitalizz­ata nell’ultima mezzora, il lasso di tempo durante il quale il Pescara è da schiaffi: ben 23 delle 42 reti subite (oltre il 50%) le ha beccate nei 30’ finali. Proprio come successo nello Stirpe, con la testata di Terranova (angolo di Ciano, Fiorillo esce a vuoto, Mazzocca si perde l’avversario) e la bomba di Chibsah, nel recupero. Il Pescara? Non certo pomeriggio da bella statuina, ma solo nel primo tempo brilla di più poi va al tappeto, per la seconda sconfitta di fila.

LA CHIAVE Longo e Zeman si sfidano in strategia, il boemo chiede ai suoi di non concedere palloni facili alle punte avversarie, l’impresa riesce con un 4-3-3 spurio visto come Carraro è più dietro, giocando praticamen­te sui piedi di Ciano, braccandol­o. Il Pescara sceglie Baez a sinistra, Yamga a destra (ottimo il suo debutto, arrivato dal Carpi), mediana in pronto soccorso della difesa visto come Longo attacca quasi in 5 (Matteo Ciofani con Beghetto altissimi) e tocca a Coulibaly indietregg­iare spesso. Il primo tempo sembra un lento incontro di sumo, coi lottatori bene avvinghiat­i e senza colpo risolutore. Dionigi (3’ devia alto un cross che taglia l’area), Ciano (7’ tiro dal limie) e poi Yamga con un taglio (riceve da Brugman, Bardi si supera in uscita) vivacizzan­o il tutto. Negli ultimi 10’ del primo tempo più Pescara: Balzano scarica il destro (Bardi devia in tuffo), Baez e Brugman cercano di dare un senso al pomeriggio dai ritmi lenti ed emozioni nel frigidaire.

SVOLTA Decide tutto Ciano, il suo sinistro al fulmicoton­e, l’attimo in cui Carraro se lo perde dopo 5’ dal ritorno in campo. La botta disintegra l’equilibrio, dà fiato al Frosinone che sfrutta le fasce prima appannaggi­o del Pescara e con Maiello-Chibsah recupera palloni e riparte. Zeman sposta lato a Mazzotta, inserisce Valzania, ma il Frosinone costruisce, fa male, porta Matteo Ciofani all’incursione con l’angolo del raddoppio. Inutile per Zeman inserire Cocco punta centrale, nella ripresa solo due tiri di Coulibaly mentre Chibsah sigilla il 3-0, la quinta vittoria di fila e la 300a sconfitta di Zeman.

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Emanuele Terranova, 30 anni, festeggiat­o dai compagni D’ANNIBALE

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