Vicenza tutto cuore La Feralpi è travolta Un agguato ai tifosi
Cuore e orgoglio oltre la crisi societaria. Un encomiabile Vicenza si impone a Salò mettendo in campo tutto quello che ha in questo momento difficile, in cui il futuro è appeso a un filo e nelle mani del curatore fallimentare: il cuore di una tifoseria sempre più vicina alla squadra e l’orgoglio di un gruppo che si è compattato proprio nelle difficoltà. Ed è proprio con una grande
prova collettiva che il Vicenza batte una Feralpi Salò inconcludente e incapace di far fruttare le sue individualità. Tanto che a fine gara l’applauso del tecnico Nicola Zanini è proprio per il gruppo: «Questi ragazzi sono straordinari perché, nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando, sul campo danno tutto. I miei complimenti per l’orgoglio». Applausi dai tifosi (erano 600), che però al ritorno (prima di Desenzano) hanno subìto un agguato da presunti ultrà del Brescia, per fortuna senza conseguenze (solo danni a un pullman), ma sull’onda del più grave precedente del 2015 (anche un bimbo di 12 anni venne ferito).
ASSALTO De Giorgio, promosso capitano, ha preso in mano le redini del gioco e ha sbloccato sbloccato il risultato con un rasoterra su punizione dalla lunett. Del tutto impalpabile la reazione della Feralpi Salò, mentre il Vicenza poco dopo la mezz’ora ha raddoppiato con un’azione magistrale orchestrata dal tandem di ex FerrariTassi e conclusa con un tiro al volo di Giorno all’incrocio. E in avvio di ripresa il rigore di De Giorgio (banale fallo in area di Ranellucci su Comi) ha chiuso la partita, sporcata soltanto dall’autorete di Crescenzi.