La Gazzetta dello Sport

QUANDO IL MITO SI TRASFORMA IN AVVERSARIO

- di DEBORAH COMPAGNONI*

N on conosco abbastanza bene Sofia Goggia per dire se è legata a Lindsey Vonn da un’amicizia. Dall’esterno, mi sembra che tra di loro ci sia innanzitut­to rispetto. *Campioness­a olimpica

Non conosco abbastanza bene Sofia Goggia per dire se è legata a Lindsey Vonn da un’amicizia. Dall’esterno, mi sembra che tra di loro ci sia innanzitut­to rispetto. Vedo una ragazza giovane, talentuosa e brava che un po’ di anni fa vedeva vincere una grande campioness­a e che ora è lì, vicino a lei, e la insidia con i risultati.

Forse Lindsey è stata un idolo di Sofia da bambina. Capita a molti di trovarsi a gareggiare contro chi avevi ammirato davanti alla tv. È un tipo di rapporto diverso rispetto a quello che si può creare all’interno della stessa squadra, magari con una tua coetanea contro la quale corri fin da quando eri piccola. È sempre bello vedere questo tipo di relazioni. Credo che alla fine sia sempre una rivalità, ma basata su un reciproco riconoscim­ento del valore.

Anche a me capitò di gareggiare contro delle atlete che avevo amato da ragazzina, quando iniziai a frequentar­e la Coppa del Mondo. Una di queste fu la svizzera Maria Walliser: l’avevo seguita tanto, ci capitò di fare un paio di stagioni insieme, ci dividevano sette anni di differenza. Mi capitò invece di sfidare per molto più tempo Vreni Schneider. Ricordo che era sempre disponibil­e a qualche consiglio, umanamente era una persona molto buona. Alla fine, però, restava sempre un’avversaria.

Negli ultimi anni della mia carriera, invece, mi capitò che qualcuna si avvicinass­e a me con gli occhi della ragazzina che si trovava a fianco dell’idolo d’infanzia. Una di esse fu Denise Karbon. Sciammo insieme per un paio di stagioni, parlavamo spesso, qualcuno disse anche che la sua tecnica di sciata, molto bella, somigliava alla mia. È stato anche bello ritrovarsi alcuni anni dopo, quando anche lei si era ritirata, e confrontar­ci partendo da questa nuova posizione.

Non so dire però se, anche in vista dei Giochi che stanno per cominciare in Corea del Sud, il rapporto che lega Lindsey Vonn e Sofia Goggia possa portare un vantaggio concreto a una delle due o a entrambe. Dipende molto da quanto si conoscono, da come hanno impostato il loro modo di confrontar­si. Magari potrà capitare di parlare del tracciato di una gara, di scambiarsi impression­i e informazio­ni al termine di un allenament­o, di fare delle valutazion­i insieme. Da questo punto di vista, uno scambio di battute potrebbe avvantaggi­are una come l’altra. L’amicizia, però, è legata ad altri aspetti. Alla fine lo sci alpino è uno sport individual­e: fai parte di una squadra, ma in fondo sei solo. Non puoi avere buoni rapporti con tutti, il carattere diverso delle persone non te lo permette. Al massimo puoi trovare persone con cui ti trovi bene, nella tua squadra così come altrove.

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