Doping russo: il Cio tentenna ma si va verso l’ammissione
●Il panel doping rilegge i 13 casi: decisione entro venerdì. Timore di finire ancora al Tas
Sta per accadere l’inevitabile: 13 dei 15 atleti russi che hanno fatto richiesta al Cio di essere riammessi ai Giochi olimpici di PyeongChang potrebbero gareggiare dal 9 febbrario. Forti dell’innocenza da doping dimostrata al Tribunale di arbitrato sportivo (Tas), che giovedì ha annullato la loro radiazione olimpica e reintrodotto i rispettivi risultati. I 13 fanno parte del contingente di 28 assolti: 2 sono diventati allenatori, e gli altri si erano comunque ritirati, mentre per 11 era stata data ragione al Cio (tra questi il bobista-portabandiera Zubkov) e su 3 il Tas ha deciso di rinviare la sentenza (dopo l’Olimpiade coreana).
ENTRO VENERDI’ L’Esecutivo guidato da Thomas Bach ieri e oggi sta valutando attentamente la situazione insieme al Panel presieduto dall’ex ministro dello sport francese, Valerie Fourneyron, e ieri in conferenza stampa ha parlato solo il portavoce Cio, Mark Adams, il quale ha di fatto annunciato che dopo il Congresso Cio al via domani a PyeongChang, sarà presa la decisione definitiva sulla reintegrazione: decisione che tocca soltanto all’assise. Restano le perplessità, i dubbi, ma anche il timore che un no ai 13 russi possa rinviare di nuovo al Tas la questione incombente. Davanti a «prove non sufficienti» di aver fatto uso doping, nonostante il dossier McClaren e le testimonianze di Rodchenkov, ex direttore del laboratorio di Mosca che avrebbe manomesso le provette di atleti e medagliati russi a Sochi, il quadro finirà per concludersi con il reintegro degli atleti sospettati di aver fatto uso di doping. Il caos resta: il Cio tentenna e vacilla. La Russia scalpita. «Affronteremo le diverse posizioni individuali prima di prendere decisioni» insiste Adams. Dopo la decisione Tas di giovedì il Cio aveva reagito con «l’assoluzione non conferisce automaticamente il diritto a gareggiare». La decisione Cio arriverà entro venerdì «e ci riserviamo il diritto di esaminare e impugnare la sentenza Tas». Il Panel esamina i 13 casi, e il Cio ne crea un secondo apposito, per approfondire il caso spinoso e consegnare al Congresso la proposta definitiva.
COERENZA Il Cio si era esposto ad inizio dicembre mettendo al bando la Russia e consentendo solo a 169 (diventati 168 per il no della pattinatrice Olga Graf di gareggiare) solo con la bandiera a 5 cerchi. Sconfessare platealmente questa posizione sta creando seri imbarazzi all’organismo mondiale dello sport. La Russia, di contro, forte del fatto che il Tas ha negato il «doping di Stato» intende inviar i 2 ori radiati, Alexander Tretiakov (skeleton) e Alexander Legkov (fondo). Infine, altri 6 russi rivoltisi alla Corte Civile svizzera contro il Cio, si sono visti respingere il ricorso.