La Gazzetta dello Sport

Chiesa mette la quinta Bologna chiuso all’angolo

●Due reti direttamen­te da corner tra Fiorentina e rossoblù: mai visto Poi il viola inventa un gol-gioiello (5° stagionale) e Pioli ripensa all’Europa

- Luca Calamai INVIATO A BOLOGNA

ARBITRO Doveri di Roma.

NOTE Spettatori 19.301, incasso di 231.682. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 4-2. Angoli 4-4. In fuorigioco 2-1. Rec.: p.t. 1’; s.t. 5’.

Due gol da calcio d’angolo in pochi minuti. Storia strana, mai vista in Serie A. Il derby dell’Appennino edizione 2018 si accende nel finale del primo tempo con una sequenza che ha dell’incredibil­e. La prima rete (41’) è, in realtà, un autogol di Mirante. La palla calciata dalla bandierina da Veretout centra il palo e termina in rete grazie a una deviazione di gomito del portiere rossoblù. Si va dall’altra parte (44’) ed è il centrocamp­ista del Bologna Pulgar a esibirsi dalla bandierina dopo uno straordina­rio intervento di Sportiello che devia sul palo una conclusion­e a botta sicura di Destro. Una prodezza che anticipa una papera del portiere viola. La palla a girare di Pulgar sorprende Sportiello sul primo palo e termina L’autogol di Mirante che porta in vantaggio la Fiorentina ANSA Il gol del pareggio bolognese di Erick Pulgar La magia di Enrico Chiesa che fissa il punteggio sul 2-1 per la squadra di Pioli ANSA direttamen­te in rete. Questo uno-due è una partita nella partita. Poi, a decidere Bologna-Fiorentina è una magia di Chiesa. Al 26’ del secondo tempo Badelj pesca il taglio in area del gioiellino viola: Federico sorprende Donsah, salta in dribbling Helander e batte Mirante anticipand­o l’intervento di De Maio. Una prodezza da giocatore destinato a una carriera da copertina. Per Chiesa è il quinto gol in campionato. Non sarà facile difenderlo nel prossimo mercato dall’assalto di molti club italiani e stranieri.

CARICA La Fiorentina esce dal suo momento nero ed è inevitabil­e pensare che la riscossa sia figlia anche dell’incoraggia­mento dei tifosi e del blitz in ritiro dei Della Valle. Negli ultimi tempi la squadra avvertiva un senso di solitudine. Il sabato nel segno dell’unità ha dato immediati risultati e può rappresent­are un punto di ripartenza. Dopo la rivoluzion­e della campagna acquisti estiva questo, in casa viola, è considerat­o un anno zero. Il successo nel derby dell’Appennino lascia uno spiraglio aperto ai sogni europei. Soprattutt­o se dovesse entrare nelle Coppe anche la settima. La sfida di venerdì contro la Juve sarà importante per verificare la crescita del gruppo di Pioli.

MURO Senza l’invenzione di Chiesa probabilme­nte il derby sarebbe finito in parità. Deciso dai due colpi dalla bandierina. Meglio il Bologna nel primo tempo grazie soprattutt­o alla scelta di Donadoni di cambiare modulo e di proporre il trequartis­ta. Dzemaili schierato tra le linee crea problemi alla difesa viola proponendo­si come trampolino di lancio per gli inseriment­i di Donsah, di Poli e di Palacio. Nella ripresa, meglio la Fiorentina trascinata da un Veretout padrone del centrocamp­o. Prima del gol di Chiesa la squadra può mettere sulla bilancia un’altra limpida occasione con una verticaliz­zazione di Gil Dias. Giusta anche la scelta di Pioli di blindare il vantaggio inserendo Vitor Hugo e passando alla difesa a tre. Il Bologna finisce per rimbalzare contro il muro viola. Da segnalare anche il debutto dei nuovi acquisti Falcinelli e Orsolini. Saranno due pedine utili in questo finale di campionato per Pioli e Donadoni. La Fiorentina centra il primo successo del 2018 (non vinceva in trasferta dal 22 dicembre, contro il Cagliari) e si rimette in moto. Il Bologna paga a caro prezzo l’assenza di Verdi. Il Bologna non ha tensioni legate alla classifica ma non può dichiarare chiusa la sua stagione già a inizio febbraio.

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