La Gazzetta dello Sport

Toro Martinez è scatenato Super tripletta e poi l’incontro con l’Inter

1L’attaccante 20enne, che diventerà nerazzurro dalla prossima estate, brilla davanti ad Ausilio a Buenos Aires e cena con il d.s.. Intanto l’Argentina pensa anche a lui per il Mondiale

- Martin Mazur

BUENOS AIRES

Come un attore nella sera della sua audizione più importante, Lautaro Martinez ha trionfato sul palcosceni­co del Cilindro di Avellaneda. Sotto gli occhi del d.s. dell’Inter Ausilio (con cui poi ha cenato) e del c.t. dell’Argentina Sampaoli, il «Toro» che dalla prossima estate sarà alla Pinetina per allenarsi con Mauro Icardi e nel caso sostituirl­o se il capitano volasse a Madrid si è scatenato con una performanc­e fenomenale. Alla fine, il 4-0 del Racing contro l’Huracan, nel posticipo di domenica, diventa un monologo: tre gol e un rigore procurato. Il primo centro, di sinistro, con la classe di Milito. Il secondo, ancora con il sinistro (nonostante sia destro), con la potenza di Icardi. Il terzo, con l’impassibil­ità di Palacio, in contropied­e. Così, il provino finisce in standing ovation per il 20enne argentino che volevano Simeone e Zidane, ma che diventerà nerazzurro.

MESSI-MARTINEZ?

Ammiratore dello stile di Luis Suarez, Martinez è l’ultima grande promessa del calcio argentino. Ma più che promessa, si deve già parlare di una realtà. E’ stato lui il capocannon­iere del Racing l’anno scorso, e con quei gol (inclusi quelli alla Bombonera e al Monumental, nelle vittorie contro il Boca e il River) ha riportato l’Academia in Coppa Libertador­es. Potrebbe diventare il 23° calciatore della lista per Russia 2018: con Messi e Aguero sicuri, ci sono 3 posti per Higuain, Icardi, Dybala, Pavon e lui. Sampaoli voleva già convocarlo per le qualificaz­ioni l’anno scorso ma, prima della stesura della lista, Lautaro si è rotto il 5° metatarso e ha dovuto aspettare tre mesi. «Borombombó­n, per Lautaro, la Selección», è la canzone che fa impazzire lo stadio del Racing dopo ogni gol, con le dita puntate sul palco di Sampaoli. «Per ora è una follia pensare a fare coppia con Messi. Ma ringrazio il c.t. per avermi messo sotto osservazio­ne», ammette il goleador, che farà parte della squadra che giocherà contro Italia (22 marzo) e Spagna (il 27).

PALLACANES­TRO Ma oltre ai gol, domenica sera c’è stato anche il rigore, che Lautaro si è guadagnato ruotando in area come fosse un cestista sotto canestro. Decidere tra il calcio e il basket è stata una delle scelte più importanti della sua vita. Nato a Bahia Blanca, città del basket argentino al confine con la Patagonia, Martinez ha giocato entrambi gli sport fino a 15 anni. «Poi ho dovuto scegliere e ho scelto il calcio. Ma se si tratta di preferenze preferisco guardare una partita di basket», assicura. Il papà giocava terzino sinistro nella B Nacional. Ma Lautaro è sempre stato vicino al gol. Cannoniere del vivaio del Liniers di Bahia Blanca, viene nominato capitano della squadra della città per un torneo nazionale. «Avevo 16 anni, uno in meno di tutti, ma mi vollero capitano».

DA 0 A 15 MILIONI

Poi, ecco i due provini col Boca Juniors: «Mi dissero che non ero veloce né all’altezza del club». Anche il San Lorenzo lo lasciò andare. Finalmente lo prese il Racing, grazie all’occhio di Fabio Radaelli. Compagno di Javier Zanetti ai tempi del Banfield, Radaelli oggi è uno specialist­a del calcio giovanile. «Ringrazier­ò sempre Fabio, perché è quello che mi ha dato fiducia», racconta Lautaro. La scelta di andare poi a Buenos Aires non è stata facile. La fiducia di Radaelli è stata ripagata con reti: 54 in 63 partite, finché Martinez non è arrivato in Primera. Quattro anni dopo quel provino, lo stesso Boca che l’aveva rifiutato ha offerto 15 milioni di dollari per il suo cartellino. Sarebbe stato il calciatore più caro del campionato argentino, ma il Racing disse no. Qualche mese fa, sembrava già fatta per l’Atletico. Martinez era diventato l’ossessione di Simeone e c’era anche la concorrenz­a del Real Madrid e del Borussia Dortmund. L’unica cosa che il Racing chiedeva al suo procurator­e (Rolando Zarate, il fratello di Mauro), era di andare via alla fine del 2017: volevano che giocasse la Libertador­es...

 ??  ?? L’esultanza di Lautaro Martinez, 20 anni, attaccante del Racing e della nazionale Under 20 argentina, dopo uno dei tre gol all’Huracan GETTY
L’esultanza di Lautaro Martinez, 20 anni, attaccante del Racing e della nazionale Under 20 argentina, dopo uno dei tre gol all’Huracan GETTY
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy