La Gazzetta dello Sport

Kittel, Viviani Cavendish: è Dubai Tour stile Mondiale

1Presenti anche Kristoff, Bouhanni, Groenewege­n, Nizzolo, Mareczko e Colbrelli L’olimpionic­o veronese domani compie 29 anni: nuovo tatuaggio maori sul bicipite

- INVIATO A DUBAI ci.sco.

Succede, a un certo punto, che Degenkolb prenda un iphone e fotografi Kittel con il Trofeo «Circle of Stars» by Pininfarin­a: Marcel lo vince da due anni, John si augura di farlo per la prima volta. Bouhanni li guarda divertito, mentre poco lontano chiacchier­ano amabilment­e Viviani, che ha un nuovo tatuaggio maori sul bicipite sinistro e domani compie 29 anni, Cavendish e Kristoff. Aria rilassata, la stessa che in serata si respirerà durante la spettacola­re presentazi­one allo Skydive Dubai.

VELOCI Ma da oggi al Dubai Tour — la corsa che per il quinto anno consecutiv­o il Dubai Sports Council organizza con la collaboraz­ione tecnica di Rcs Sport, trasmessa in ben 192 Paesi — si fa sul serio. I velocisti, quest’anno, il vero Mondiale se lo scordano (il percorso di Innsbruck è durissimo) e i 5 giorni di gara saranno una sorta di Mondiale a puntate fatto per loro: non tutto è scontato (vedi il vento atteso domani lungo la costa, o lo strappo finale di Hatta Dam che venerdì dovrebbe definire la classifica), ma la partecipaz­ione degli sprinter è davvero di livello altissimo. Per molti è il primo giorno di scuola: debuttano con le nuove maglie Kittel, passato alla Katusha («Qui in molti parlano tedesco, mi sento a casa»), e Kristoff, che invece la Katusha l’ha lasciata per la Uae-Emirates di Aru: «Punto forte sulle classiche di primavera. Invece non dovrei essere al Giro d’Italia. Mi sarebbe piaciuto, ma la squadra sarà tutta per Fabio». Iniziano il 2018 pure — ma in questo caso senza cambi di maglia — Nacer Bouhanni (con la Cofidis che qui ha Roberto Damiani in ammiraglia) — e Mark Cavendish, all’ultimo dei tre anni di contratto con la Dimension Data. Hanno già timbrato il cartellino invece Elia Viviani, a segno con i nuovi colori della Quick Step in Australia: sul traguardo di oggi a Palm Jumeirah il veronese si impose nel 2015 e 2016. E John Degenkolb: già due centri per il tedesco che, dopo gli addii di Cancellara e Contador, è diventato l’atleta più di spicco della Trek-Segafredo. Ma non ci sono solo loro: scalpitano l’olandese Groenewege­n e i nostri Colbrelli, Consonni, Nizzolo (a segno alla Vuelta a San Juan, in Argentina) e Mareczko, che ha vinto due volate allo Sharjah Tour a gennaio battendo Coquard. Qui sempre di Emirati Arabi Uniti si tratta, però il livello è enormement­e più alto: ripetersi avrebbe tutto un altro sapore.

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Il Dubai Frame e le frecce: da sin. Bouhanni, Cavendish, Degenkolb, Kittel, Kristoff e Viviani BETTINI

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