Grid Kids, i baby piloti in griglia al posto delle ombrelline
1Dopo il discusso addio alle ragazze, Liberty Media intende così premiare i talenti delle varie federazioni nazionali
Eora, il caro vecchio Bernie cosa dirà? Perbenisti dell’ultima ora e amanti della vecchia Formula 1 glamour: tutti serviti. Neppure il tempo di metabolizzare l’addio alle grid girl, che Liberty media vara a sorpresa la novità dei Grid Kids, letteralmente «i bambini della griglia».
EMOZIONE UNICA Proprio così: la cerimonia pre-gara di tutti i GP avrà da quest’anno nuovi protagonisti al fianco dei venti piloti in pista. Il ruolo storico affidato alle grid girl della Formula 1 verrà preso, già dal primo appuntamento stagionale, il 25 marzo a Melbourne, da giovani piloti che verranno scelti a ogni gara dalle rispettive federazioni nazionali per meriti sportivi, o per sorteggio. I prescelti potranno così accompagnare in griglia e rimanere al fianco dei protagonisti del Mondiale negli ultimi momenti che precedono il via della gara. Il progetto prevede poi, dove sarà possibile, di estendere i Grid Kids anche agli altri principali campionati del motorsport, come la Formula 2 o la GP3. Per quanto riguarda la Formula 1, i bambini saranno ovviamente accompagnati dalle loro famiglie, che nel giorno della gara avranno libero accesso al paddock, potendo vivere l’atmosfera pregara da una posizione privilegiata.
PLAUSO TODT Un’iniziativa che ha ottenuto subito il plauso e il pieno appoggio di Jean Todt, presidente Fia: «La Formula 1 rappresenta l’espressione più alta dello sport motoristico, nonché il sogno di tutti i giovani piloti delle serie minori. Questa diventa così un’opportunità unica di vivere dall’interno quell’ambiente, ma al tempo stesso vuole essere un riconoscimento unico per far crescere gli sforzi di tutti gli organismi federali nazionali che lavorano con i giovani piloti iscritti alle serie minori nei vari Paesi».
COLPO DI SCENA Una novità inattesa anche per quanti — come lo stesso Ecclestone — avevano tacciato di falso moralismo la scelta di Liberty di rinunciare alle grid girl, uno degli elementi più tradizionali nella storia della Formula 1. I baby piloti adesso, dovrebbero mettere tutti d’accordo.
STRATEGIA Il 30 settembre scorso, alla vigilia del GP di Malesia a Sepang, Matt Roberts, direttore della ricerca della Formula 1 per Liberty Media, aveva fatto cenno alle linee di sviluppo del brand Formula 1 da parte della nuova proprietà della F.1. In cima alla lista c’era, non a caso, la necessità di riconquistare la fascia più giovane del pubblico, negli ultimi anni poco attratta da un ambiente per nulla votato ai social sotto la... monarchia di Ecclestone. La scelta dei grid kids va letta, appunto, in quest’ottica. Lo conferma anche Sean Bratches, direttore commerciale della Formula 1: «Sarà innanzitutto uno straordinario momento per questi giovani piloti, che saranno in pista negli attimi che precedono il via della corsa. Li attende un’esperienza indimenticabile, che coinvolgerà anche le loro famiglie». Non solo: «Per questi ragazzi essere prescelti come grid kids dovrà essere anche un motivo di ispirazione per continuare ad allenarsi, a correre e ad imparare per potere, un giorno, essere loro i protagonisti. Quale miglior modo per ispirare le nuova generazione degli eroi della F.1?».