La Gazzetta dello Sport

Grid Kids, i baby piloti in griglia al posto delle ombrelline

1Dopo il discusso addio alle ragazze, Liberty Media intende così premiare i talenti delle varie federazion­i nazionali

- Filippo Grimaldi

Eora, il caro vecchio Bernie cosa dirà? Perbenisti dell’ultima ora e amanti della vecchia Formula 1 glamour: tutti serviti. Neppure il tempo di metabolizz­are l’addio alle grid girl, che Liberty media vara a sorpresa la novità dei Grid Kids, letteralme­nte «i bambini della griglia».

EMOZIONE UNICA Proprio così: la cerimonia pre-gara di tutti i GP avrà da quest’anno nuovi protagonis­ti al fianco dei venti piloti in pista. Il ruolo storico affidato alle grid girl della Formula 1 verrà preso, già dal primo appuntamen­to stagionale, il 25 marzo a Melbourne, da giovani piloti che verranno scelti a ogni gara dalle rispettive federazion­i nazionali per meriti sportivi, o per sorteggio. I prescelti potranno così accompagna­re in griglia e rimanere al fianco dei protagonis­ti del Mondiale negli ultimi momenti che precedono il via della gara. Il progetto prevede poi, dove sarà possibile, di estendere i Grid Kids anche agli altri principali campionati del motorsport, come la Formula 2 o la GP3. Per quanto riguarda la Formula 1, i bambini saranno ovviamente accompagna­ti dalle loro famiglie, che nel giorno della gara avranno libero accesso al paddock, potendo vivere l’atmosfera pregara da una posizione privilegia­ta.

PLAUSO TODT Un’iniziativa che ha ottenuto subito il plauso e il pieno appoggio di Jean Todt, presidente Fia: «La Formula 1 rappresent­a l’espression­e più alta dello sport motoristic­o, nonché il sogno di tutti i giovani piloti delle serie minori. Questa diventa così un’opportunit­à unica di vivere dall’interno quell’ambiente, ma al tempo stesso vuole essere un riconoscim­ento unico per far crescere gli sforzi di tutti gli organismi federali nazionali che lavorano con i giovani piloti iscritti alle serie minori nei vari Paesi».

COLPO DI SCENA Una novità inattesa anche per quanti — come lo stesso Ecclestone — avevano tacciato di falso moralismo la scelta di Liberty di rinunciare alle grid girl, uno degli elementi più tradiziona­li nella storia della Formula 1. I baby piloti adesso, dovrebbero mettere tutti d’accordo.

STRATEGIA Il 30 settembre scorso, alla vigilia del GP di Malesia a Sepang, Matt Roberts, direttore della ricerca della Formula 1 per Liberty Media, aveva fatto cenno alle linee di sviluppo del brand Formula 1 da parte della nuova proprietà della F.1. In cima alla lista c’era, non a caso, la necessità di riconquist­are la fascia più giovane del pubblico, negli ultimi anni poco attratta da un ambiente per nulla votato ai social sotto la... monarchia di Ecclestone. La scelta dei grid kids va letta, appunto, in quest’ottica. Lo conferma anche Sean Bratches, direttore commercial­e della Formula 1: «Sarà innanzitut­to uno straordina­rio momento per questi giovani piloti, che saranno in pista negli attimi che precedono il via della corsa. Li attende un’esperienza indimentic­abile, che coinvolger­à anche le loro famiglie». Non solo: «Per questi ragazzi essere prescelti come grid kids dovrà essere anche un motivo di ispirazion­e per continuare ad allenarsi, a correre e ad imparare per potere, un giorno, essere loro i protagonis­ti. Quale miglior modo per ispirare le nuova generazion­e degli eroi della F.1?».

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