Nassar, terza sentenza Condanna ad altri 125 anni
1 Di fatto carcere a vita per l’ex medico per abusi sulle atlete
È
arrivata anche la terza sentenza per l’ex medico della Federazione Ginnastica Usa Larry Nassar accusato di abusi sessuali su più di 260 ragazze sin dai primi anni 90. Dopo i 60 anni inflitti per pedopornografia a livello federale e una sentenza da 40 a 175 anni in un primo processo in Michigan per abusi, ieri è arrivata la terza condanna nella contea di Eaton per i fatti avvenuti a Twistar, una palestra d’elite diretta da un ex tecnico federale dove il medico collaborava. La sentenza è arrivata dopo una settimana di testimonianze delle vittime e anche il tentativo di aggressione da parte del padre di alcune di loro, bloccato dai poliziotti in aula. Il giudice Janice Cunningham, dopo aver letto la sentenza, ha aggiunto che la profondità del suo crimine è «incomprensibile» e che non crede nella possibilità di recupero dell’imputato.
CARCERE A VITA Una sentenza di fatto simbolica viste le due precedenti che già condannavano alla reclusione a vita l’ex medico sportivo che ha collaborato per trent’anni con la Federazione Usa e con la Michigan State University. Uno scandalo AP che ha scosso profondamente il movimento sportivo statunitense e che ha coinvolto atlete famose come la campionessa olimpica Simone Biles e molte vincitrici di medaglie olimpiche da Aly Raisman a Jordyn Wieber, da McKayla Maroney a Jamie Dantzscher. Nassar è stato licenziato solo nel 2015, un anno dopo le prime accuse di abusi. In parallelo era iniziato un altro processo, quello che lo accusava di possedere oltre 37 mila foto e video di pedo pornografia. Un crimine per il quale è stato condannato a 60 anni di carcere nel 2017.
COMPLICITÀ Ma non è stato solo Nassar a pagare In seguito alle condanne di Nassar si è dimesso il presidente della Michigan State University Lou Anne Simon e il direttore atletico dell’università Mark Hollis. Nel marzo scorso tutto il direttivo della Federazione Usa a cominciare da Steve Penny aveva lasciato l’incarico. L’attenzione infatti ora si concentra tutto sul meccanismo di potere e istituzionale che per anni ha nascosto gli abusi di Nassar senza fermarlo. La Federazione aveva anche offerto più di un milione a una delle ginnaste per mantenere il segreto. Rachael Denhollander, la prima a denunciare il medico nel settembre del 2016 per gli abusi subiti quando aveva 15 anni (dopo di lei sono state oltre 150 le donne ad accusare pubblicamente il medico) ha detto infatti: «Le vittime non sarebbero qui se adulti e autorità avessero fatto quello che era giusto venti anni fa e ora la loro attenzione si rivolge alle dinamiche istituzionali che hanno portato al più grosso scandalo sessuale della storia dello sport».