La follia di Traini L’accusa del pm: «Voleva colpire il killer di Pamela»
1L’allarme lanciato dall’avvocato «La gente è solidale con Luca» La Ue: «Attacco ai nostri valori»
Resta rinchiuso in isolamento nel carcere di Montacuto, ad Ancona, Luca Traini, 28 anni, che sabato scorso a Macerata ha sparato su un gruppo di extracomunitari (4 ancora ricoverati). Per lui si profila il reato di tentata strage con l’aggravante dell’odio razzista. Rischia 15 anni. Oggi l’interrogatorio di garanzia. Il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgi, rivela: Traini voleva uccidere in tribunale il nigeriano Innocent Oseghale (a sua volta in cella), presunto assassino di Pamela e, prima di arrendersi, è andato a pregare nel punto in cui erano stati trovati i trolley con il cadavere fatto a pezzi della 18enne romana. Che non conosceva di persona. Per Giancarlo Giulianelli, legale dell’uomo, Traini ha «una personalità disturbata», ha «sbroccato» e si è pentito «solo per la ragazza ferita»; il legale nega che il proposito dell’uomo fosse assassinare il nigeriano e punterà sulla «incapacità mentale». A inquietare è un’altra informazione. L’avvocato dice di ricevere messaggi di solidarietà nei confronti di Luca, espressi da cittadini di Macerata: «La politica non ha dato una risposta al problema dei migranti, Traini è la punta di un iceberg». Anche se i dati svelano che, fra 2004 e 2014, le denunce a carico di italiani (+ 40%) sono aumentate più di quelle contro stranieri (+ 34,3%).
BOMBA Il caso piomba in Europa: quanto accaduto sabato è «un attacco volontario ai nostri valori fondamentali», osserva il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans su Twitter. La politica italiana, però, continua a dividersi. «Gli estremismi si battono con il buon senso», chiede Matteo Renzi; «servono norme di polizia, militari nelle città», ribatte Silvio Berlusconi; «la bomba sociale dell’immigrazione l’ha creata il Cav, bombardando la Libia, firmando il regolamento di Dublino e facendo le politiche di business sull’immigrazione assieme alla sinistra», accusa il grillino Luigi Di Maio. Mentre la candidata per Forza Nuova a Foggia, l’avvocato Margherita Matrella, offre gratuito patrocinio legale a Traini. L’appello finale è del capo dello Stato Sergio Mattarella: «Senza senso di comunità si arriva alla violenza».