LA SFIDA DI MALAGÒ «DIECI PODI AZZURRI»
Il presidente del Coni aggiunge: «Nadia Fanchini il nostro simbolo». Paris: «So come si scia qui». Prove di disgelo Corea del Nord-Usa
«UNA MEDAGLIA DI NADIA, PER QUELLO CHE E’ SUCCESSO, VARREBBE DOPPIO»
GIOVANNI MALAGO’ SU ELENA FANCHINI
●Il presidente del Coni e le ambizioni azzurre: «Forti in metà delle gare e avverto una bella allegria. Resterò fino al 24 per vedere la Lollobrigida...»
L’Olimpiade dell’ospitalità, del buon gusto e della simpatia è già azzurra, prima ancora di gareggiare (che poi è la cosa più complicata). Casa Italia riapre ed è come se prolungasse la Sessione del Cio nel Golf Club Yongpyong: manca solo Thomas Bach, il presidente, che si fa rappresentare dalla moglie. I dirigenti più potenti dello sport mondiale ci sono tutti. Per Giovanni Malagò è un tintinnio di consensi in vista dell’ormai scontato ingresso tra i membri Cio nel 2019 a Milano, dove adesso il presidente del Coni fa pure il commissario alla Lega calcio da commissario a Milano. Ma qui si parla solo di Giochi.
Presidente, sarà come a Rio?
«Ci siamo meritati questo riconoscimento dalla comunità internazionale, edizione dopo edizione: tutti sanno che Casa Italia, con lo staff di Diego Nepi, è garanzia di qualità, come dimostrano gli Internazionali di tennis, ad esempio. E’ la nostra filosofia. Le aziende ci supportano, ed è una cosa pazzesca, sembra di essere davvero nella Sessione Cio. E poi c’è la connessione con i Mondiali di Cortina 2021. E’ la massima esaltazione del made in Italy».
Quanto cresce l’ottimismo sulla spedizione?
«La prima cosa fondamentale sarà fare bella figura a cominciare dal comportamento di tutti. Penso poi all’eleganza, con le divise che tutti vorrebbero staccarci di dosso. Dovremo avere l’atteggiamento giusto in gara. Non siamo mai stati così forti da Lillehammer ‘94 in poi, si è lavorato bene nel quadriennio tra le due federazioni e la preparazione olimpica di Carlo Mornati, tant’è che abbiamo il record di presenze con 121 atleti, e ci saremo in 95 gare su 102».