Amstel, omaggio a Cunego Nippo unico team italiano al Nord
Succedeva nel 2008. Il 20 aprile, quasi dieci anni fa. «Un ultimo chilometro da manuale. E’ la prima cosa che penso ogni volta che lo rivedo. Bello poterlo rivivere, e raccontare di avere fatto un’impresa». Damiano Cunego vinceva da campione l’Amstel Gold Race davanti a Frank Schleck e Alejandro Valverde e quest’anno avrà la possibilità di godersela, domenica 15 aprile, nell’ultima stagione tra i grandi. La sua Nippo-Fantini ieri è stata invitata dagli organizzatori olandesi, e la scelta merita una sottolineatura particolare: sarà l’unica squadra italiana al via tra Gand-Wevelgem, Fiandre, Roubaix, Amstel, Freccia Vallone e Liegi. Le sei corse di un giorno simbolo della grande primavera del ciclismo, in calendario dopo Strade Bianche e Milano-Sanremo. Tra le 18 World Tour non ci siamo, e tra i 42 inviti a disposizione (7 per gara) all’Italia è andato solamente questo. Il 2,3%, volendo ragionare in termini percentuali: dato risibile e poco incoraggiante.
ADDIO Il 36enne veronese comincia proprio oggi, al Tour de Provence in Francia (fino a domenica), la stagione dell’addio. E l’invito all’Amstel lenisce in parte la ferita di quello mancato al Giro d’Italia, la corsa che lo lanciò grazie alla trionfale cavalcata del 2004. «Certo, m’è spiaciuto. Per me, la squadra, i tifosi. Ci speravamo, e ci sperava anche tanta gente da quello che ho visto e sentito. Se pensavo di meritarmelo? Non tocca a me dirlo, è stato deciso così e io sono abituato a guardare avanti». E davanti ha gli ultimi mesi agonistici da affrontare con la consueta professionalità (resta da decidere l’ultima gara), mentre tra i ricordi riaffiora ancora quel 20 aprile di dieci anni fa: «Il voltarmi e capire che avevo vinto, l’emozione del podio, l’enorme boccale di birra. Un sorso lo feci anch’io».