La Gazzetta dello Sport

NON È PIÙ SOLO UN REALIZZATO­RE: COINVOLGE PURE I COMPAGNI MAX MENETTI SU DELLA VALLE

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ta, a meno che non lo chiami davvero una big di Eurolega».

In passato avete avuto qualche incomprens­ione, ora è tutto risolto?

«Lo alleno da 5 stagioni, la sua crescita complessiv­a è passata anche attraverso i mal di pancia perché non trovava lo spazio che voleva all’interno di squadre composte da tanti giocatori importanti, ma è successo pure a Dybala nella Juventus quando Allegri gli preferiva Mandzukic. Mi auguro che possa fare una carriera del genere, ha appena 24 anni. Intanto, stiamo lavorando insieme sulle letture in attacco e direi che la novità è che non è più solo un grande realizzato­re, ma sta coinvolgen­do anche i compagni. Deve migliorare in difesa dove però ha buoni istinti e tanta voglia di crescere».

Restando su tematiche juventine a lei care, Reggio è diventata «bella di notte» un po’ come Zibì Boniek: in Eurocup avete raggiunto i quarti, battendo anche squadroni come Galatasara­y, Bayern Monaco e Unics Kazan.

«L’atmosfera internazio­nale ci carica, è nelle nostre corde e rimarco con orgoglio che la mia società ha sempre avuto questa visione molto aperta. Nel 20132014 abbiamo scelto di partecipar­e all’Eurochalle­nge che in molti club snobbavano, noi invece l’abbiamo affrontata con grande entusiasmo e abbiamo vinto il primo trofeo della nostra storia, l’ultimo conquistat­o da un club italiano».

Eppure dopo quell’avvio tragico in campionato, in molti pensavano che la coppa sarebbe stata una zavorra. Ha mai avuto la tentazione di risparmiar­e qualcosa in Europa per spenderlo in Serie A?

«Fa parte della mentalità un po’ provincial­e che qualcuno purtroppo ha ancora, noi abbiamo sempre creduto nel progetto di Euroleague e quando l’anno scorso non abbiamo potuto partecipar­e, siamo rimasti davanti alla tv a vedere gli altri e a soffrire come cani. Con rispetto per le altre competizio­ni, ora possiamo dire di essere fra le migliori 24 d’Europa, intese come le 16 di Eurolega più le 8 di EuroCup».

Ora ai quarti di finale incontrere­te lo Zenit San Pietroburg­o: siete pronti per un’altra impresa?

«L’auspicio è che le notti magiche continuino più a lungo possibile anzi, lo dico chiarament­e: non mi piace parlare di quarti di finale, ma di playoff e i playoff bisogna affrontarl­i per vincerli».

In campionato avete vinto 8 delle ultime 12 partite, solo Avellino ha fatto meglio con 9. La rincorsa ai playoff entra nel vivo?

«Prima portiamo a casa la salvezza, poi vediamo cosa succede: ci piacerebbe essere la mina vagante che arriva da dietro e crea scompiglio».

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COPPE INFAUSTE Si salva solo Reggio: eliminate Torino, Trento, Avellino, Capo d’Orlando, Sassari e Venezia

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CIAMILLO Max Menetti, 45 anni, è alla guida tecnica della Pallacanes­tro Reggiana dal 2011, in LegaDue
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