La Gazzetta dello Sport

Cuadrado ufficiale della Colombia «Giocherò a lungo e aiuto la mia gente»

● Ieri cerimonia a Torino. L’ala rientrerà in campo fra un mese e mezzo

- Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

Mamma Marcela lo guarda con gli occhi lucidi, mentre accarezza i riccioli di Maria. Juan Cuadrado ha un abito scuro ed elegante, insolito per i suoi standard di abbigliame­nto, e quasi si commuove mentre riceve dalle mani di Juan Mesa Zuleta, ambasciato­re di Colombia, l’onorificen­za dell’Ordine Nazionale al Merito della Repubblica di Colombia al grado di ufficiale. Cuadrado è arrivato accompagna­to dalla mamma, la sorellina e la moglie Melissa; ad attenderlo c’erano, oltre all’ambasciato­re, il padrone di casa Giuseppe Lavazza, console onorario della Repubblica di Colombia in Italia. Cuadrado è stato premiato per la sua carriera sportiva, perché «tiene alto il nome del suo paese attraverso il suo lavoro», spiega l’ambasciato­re, grande tifoso juventino. Il lavoro di Juan è dribblare, scattare, disorienta­re l’avversario. Solo che in questo periodo non lo può fare, perché è in fase di convalesce­nza dopo l’intervento in Germania per guarire definitiva­mente dalla pubalgia che lo tormenta da un po’. Juan conta di rientrare nel giro di un mese e mezzo. Salterà gli ottavi di Champions League, ma se Madama supererà l’ostacolo Tottenham, l’esterno potrebbe essere prezioso per i quarti di Coppa. Intanto lavora sodo e si gode le gioie extracalci­o.

IMPEGNO CON I BIMBI «Sono contento di ricevere questo riconoscim­ento - racconta al caffè Lavazza -. Cerco sempre di dare il meglio, in campo e fuori. Spero di giocare a calcio a lungo, magari fino a 30-40 anni». «Anche fino a 50» lo interrompe sorridendo il console Lavazza. «Ma per me è molto importante anche quello che faccio oltre lo sport - aggiunge Juan -. Sono molto felice di poter aiutare i bambini in Colombia grazie alla mia associazio­ne, la fondazione Cuadrado. Abbiamo circa 80 ragazzi, ma cerchiamo di coinvolger­e anche le loro famiglie grazie alle scuole di musica, teatro e calcio. Vogliamo dare la possibilit­à alla gente normale di sognare in grande. Il nostro obiettivo è di dare una grossa mano al nostro paese meraviglio­so». Il sogno di Cuadrado era diventare un calciatore. Ci è riuscito, ora spera di vincere ancora con la Juventus e di fare un gran Mondiale con la sua nazionale

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Juan Cuadrado, 29 anni, riceve l’onorificen­za a Torino GETTY

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