La Gazzetta dello Sport

La carica di Pioli «Dare tutto può non bastare: serve intensità»

●Il tecnico viola: «Bernardesc­hi? Felice di allenare il Federico che è voluto restare»

- Giovanni Sardelli FIRENZE

Della Juve non ti puoi fidare. Nel senso che se ti aspetti una mano, addio. «Non sbagliano mai approccio. E non sottovalut­ano nessuno. Guai a sperare in un loro errore, tocca a noi fare più del possibile». Inutile ricordare a Pioli la forza dei bianconeri. Superfluo anche spiegare al tecnico viola quanto conti questa partita per città e ambiente. «Vi racconto questa. Due giorni fa un tassista più che dirmi qualcosa si è raccomanda­to soltanto con uno sguardo, quasi commosso: una supplica che mi è rimasta dentro. Ho molti stranieri in squadra, ma tutti vivono Firenze e sanno perfettame­nte cosa significa questa partita per la nostra gente». Lontani i tempi in cui si provava da queste parti a «normalizza­re» la sfida con la Juventus. Vuoi per la classifica, vuoi per il talento della rosa scemato negli ultimi anni, stasera sarà molto diversa dalle altre partite di campionato. Nasconderl­o è inutile. «Dare tutto contro di loro può non bastare. Dovremo andare oltre, dare gioia ai tifosi». Oggi, intanto, all’ora di pranzo Andrea Della Valle potrebbe andare a salutare la squadra.

IL FEDE GIUSTO Out Laurini, Pioli pensa a dirottare Milenkovic sulla fascia destra per controllar­e Mandzukic. In difesa torna Pezzella dopo la squalifica, sulla fascia offensiva intoccabil­e Chiesa: che sfiderà da lontano l’amico Bernardesc­hi. «Io sono contento di allenare il Federico che ha avuto la voglia di giocare con noi – dice Pioli –. Quando sono arrivato in estate sapevo già dell’addio di Bernardesc­hi, era una situazione portata avanti e non si poteva fare diversamen­te». Poi pillole di consigli. «Dovremo essere lucidi, attenti e determinat­i. Giocare da squadra superando i nostri limiti. Errori da evitare? Pensare che in fondo perdere con la Juve ci può stare. Saremmo sconfitti in partenza. La Fiorentina in passato ha battuto la Juve, può farlo di nuovo». Da allenatore, Pioli mai è riuscito a battere i bianconeri.

ALLEGRI TOP Servirà anche coraggio. Ancora Pioli. «Non sappiamo giocare per difenderci e non lo faremo nemmeno con la Juve. Pur sapendo che i bianconeri non subiscono mai gol lasciando in media una sola occasione a gara agli avversari. Servirà velocità, ritmo ed intensità». Zucchero vero, e sincero, verso il collega rivale. «Allegri, insieme ad Ancelotti, è il miglior tecnico italiano. E’ elastico, un gran motivatore e sa dare imprevedib­ilità. Tutte queste vittorie non sono casuali». Anche in panca, sfida nella sfida. Serata da non perdere.

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Stefano Pioli, 52 anni ANSA

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