La Gazzetta dello Sport

PIOLI «IL RIGORE? TOCCO VOLONTARIO L’ARBITRO DOVEVA RIVEDERLO»

L’allenatore rimprovera Sportiello: «Sul gol dell’1-0 la barriera è stata messa male e serviva qualche uomo in più»

- INVIATA A FIRENZE f.d.v.

L’amarezza è inevitabil­e. Stefano Pioli arriva ai microfoni abbastanza provato: la sua Fiorentina ha lottato ma alla fine si ritrova senza punti in classifica e con un sacco di polemiche per il rigore fischiato dall’arbitro ma poi non assegnato dalla Var. Inevitabil­e che l’attenzione si concentri soprattutt­o su questo argomento. «L’arbitro ha impiegato una vita a decidere, vuol dire che la situazione non era chiara. Poi ci hanno detto che non hanno dato il rigore per il fuorigioco di Benassi ma non è possibile che non sia stato considerat­o il doppio tocco di Alex Sandro. Fosse stato uno solo avrei capito, ma due non possono essere involontar­i, doveva andare a rivedere. Io gliel’ho detto ma non è servito a niente: quello non è fuorigioco perché la palla gliela passa Alex Sandro. In una gara così equilibrat­a gli episodi determinan­o il risultato. Poi magari avremmo perso lo stesso ma doveva andare a rivederlo. Peccato perché abbiamo giocato con un grande spirito e potevamo uscire dal campo con un risultato diverso». Anche Dias è della stessa opinione: «Per me era rigore - ha detto -, e peccato per il palo, pensavo entrasse».

BARRIERA MESSA MALE Pioli poi ha analizzato la gara: «Non siamo riusciti a sfruttare le occasioni avute e poi una volta che la Juventus va in vantaggio è molto difficile recuperare. Noi dovevamo far meglio perché potevamo impedire la punizione. Sul gol di Bernardesc­hi la barriera è stata messa male e per me ci voleva qualche giocatore in più perché era un tiro dal limite. Potevamo difendere meglio, abbiamo concesso troppo spazio. La Juventus ci ha fatto gol nel primo tiro in porta. La partita poteva cambiare, oltre per il rigore, anche se il palo di Dias fosse entrato. La gara di Simeone? Ha lavorato tanto e bene, ha messo in difficoltà i centrali e creato occasioni. Spero di vedere la squadra sempre con queste motivazion­i. Il campionato non finisce oggi, vogliamo fare meglio nel girone di ritorno, abbiamo ancora degli obiettivi. La gara di stasera deve darci fiducia e farci capire che i dettagli fanno la differenza: se facciamo questo salto possiamo essere al pari delle grandi». Nel finale sgradevoli cori inneggiant­i al Liverpool, in ricordo della tragedia dell’Heysel.

(Ha collaborat­o Giovanni Sardelli)

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