La Gazzetta dello Sport

Fair play Chiasso: denunciato un tentativo di combine

●Un procurator­e prova a corrompere alcuni giocatori che si rifiutano e parlano Il club: «Fieri di noi, non ci svendiamo»

- Nicolò Schira

«Certi personaggi squallidi devono sparire dal mondo del calcio. Sono fiero dei miei ragazzi che hanno saputo dire no a chi voleva coinvolger­li in una combine». Ha la voce carica d’orgoglio Nicola Bignotti, direttore generale del Chiasso. I rossoblù sono attualment­e sesti in classifica nella Challenge League svizzera, l’equivalent­e della nostra Serie B. Distante 26 punti dalla capolista Xamax e con 9 lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessi­one, il club del Canton Ticino non sembra avere particolar­i obiettivi di classifica in questo finale di campionato. Per questo motivo la sfida di domani contro la cenerentol­a Wil ha solleticat­o l’attenzione degli scommettit­ori.

LA VICENDA Quote elevate che in caso di «risultati strani» potevano regalare vincite da capogiro: «Un personaggi­o, che purtroppo conosciamo e gravita nell’ambiente del calcio, ha avvicinato un nostro giocatore lunedì per truccare la partita. Una richiesta esplicita e difficilme­nte equivocabi­le», racconta Bignotti, da due anni d.g. della formazione elvetica dopo i trascorsi in Italia con Genoa e Pavia. A Chiasso la colonia italiana è folta sia in società (c’è anche il direttore sportivo Aldo Preite, ex braccio destro di Giuntoli al Carpi) sia in campo con il portiere Francesco Russo e il centrale Orlando Urbano. Il nome del giocatore avvicinato resta, per il momento, top secret: «Non cerca pubblicità. Merita i nostri applausi, perché si è dimostrato uno sportivo vero e non si è fatto tentare da guadagni facili seppur illeciti. Tra l’altro abbiamo saputo che questo soggetto ha provato a contattare via sms altri nostri tesserati. Anche loro ci hanno avvisato subito e così abbiamo deciso di sporgere immediata denuncia presso la Swiss Football League». Il format del torneo, composto da un’unica promozione e da un sola retrocessi­one, evidenteme­nte ha attirato l’appetito degli scommettit­ori.

LEALTÀ Un messaggio di lealtà sportiva quello dei calciatori del Chiasso, come racconta il difensore Urbano: «Qualcuno pensava che il Chiasso potesse svendersi, visto che il nostro campionato è già delineato. Invece siamo un gruppo sano composto da ragazzi onesti. Quando abbiamo saputo del tentativo di combine respinto dal nostro compagno abbiamo deciso, tutti insieme, di denunciare pubblicame­nte l’accaduto. Speriamo che il nostro gesto possa aiutare a cancellare definitiva­mente certi episodi, rendendo meno malato il mondo del calcio». Bignotti svela l’identikit del corruttore: «Si tratta di un ex calciatore svizzero che adesso fa il procurator­e. Gli inquirenti sanno tutto e stanno procedendo con le indagini, non tocca a me fare nomi. Spero che il giudice possa radiare questi delinquent­i che rovinano lo sport». Una lezione di onestà provenient­e dalla vicina Svizzera ma dai connotati anche italiani. Per un calcio più pulito, quello del Chiasso non può che essere un esempio da imitare. Perché la dignità non ha prezzo e soprattutt­o non è in vendita. Chapeau.

 ??  ?? Nicola Bignotti, 39 anni, direttore generale del Chiasso FCCHIASSO
Nicola Bignotti, 39 anni, direttore generale del Chiasso FCCHIASSO

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy