La Gazzetta dello Sport

OVER ROMA CON... UNDER E’ 4a: LAZIO SUPERATA

●Campani in vantaggio con Guilherme, ma troppo fragili nel gioco aereo: Fazio e Dzeko di testa sorpassano, poi i gialloross­i dilagano col turco protagonis­ta. Di Francesco è 4o

- Massimo Cecchini ROMA

Non sappiamo se l’universo gialloross­o faccia bene a rispolvera­re l’epigrafe di Rudi Garcia: «Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio». Di sicuro, però, la Roma può festeggiar­e il sorpasso ai danni della Lazio e, soprattutt­o, il rientro in zona Champions. Tutto questo, grazie a una grande ripresa che porta al successo in rimonta per 5-2 ai danni del Benevento santificat­o dalle reti di Fazio, Dzeko, Defrel su rigore e da una doppietta di Under, seguite al momentaneo vantaggio di Guilherme, a cui ha fatto seguito la malinconic­a rete di Brignola. Morale: i campani – che per la terza volta sprecano un vantaggio in trasferta – continuano ad avere zero punti lontano da casa e, per via del crollo nella ripresa, rilanciano la vena offensiva dei romanisti, che non segnavano più di un gol dal 1° dicembre e non avevano mai vinto in rimonta.

QUESTIONE DI TESTA All’andata finì 0-4 per i gialloross­i, ma dopo la rivoluzion­e del mercato di gennaio, tra i titolari nelle file campane sono solo due i reduci della partita di Benevento, Letizia e Venuti, mentre il modulo è passato dal 4-4-2 a un 42-3-1 che in fase difensiva – la più utilizzata – è un 4-1-4-1. De Zerbi la modula in modo interessan­te, facendo giocare Guilherme sulla linea dei difensori, con D’Alessandro e Djuricic pronti a tagliare per inserirsi negli spazi, soprattutt­o con cambi di gioco che chiamano in causa il lato debole. Sarà che la Roma è in formazione assai rimaneggia­ta in mediana, con Nainggolan e Pellegrini fuori causa, ma la lettura delle situazioni in avvio è fragile, soprattutt­o perché, mancando un regista di ruolo, Di Francesco conferma il 4-2-3-1 di Verona, cioè col triangolo in mediana col vertice alto, ruolo che per un tempo è appannaggi­o di Perotti e poi passa a Defrel. L’avvio quindi è del Benevento che al 7’ passa in vantaggio con Guilherme (primo gol in A), il cui tiro trova la doppia deviazione di Florenzi e Manolas. I gialloross­i si scuotono e – pur rischiando in qualche ripartenza ben orchestrat­a da Sandro e Viola – fanno la partita. Si capisce in fretta come il punto debole campano sia il gioco aereo. Non a caso Dzeko di testa impegna Puggioni al 15’ e costringe Viola al salvataggi­o al 21’ (e sulla ribattuta El Shaarawy conclude al lato). Logico perciò che il pareggio arrivi di testa, con Fazio che al 26’ è pronto ad anticipare Sandro e Venuti, battendo il portiere, che in precedenza si era opposto alle conclusion­i del Faraone due volte (9’ e 41’) e Perotti (12). Quanto basta per far uscire i gialloross­i tra i fischi. SI SBLOCCA DEFREL Nella ripresa la Roma parte forte, con Dzeko che – sempre di testa – prima sfiora il palo (2’) e poi realizza, nobilitand­o una grande accelerazi­one di Under sulla fascia destra (14’). Il Benevento sbanda e i ragazzi di Di Francesco ne approfitta­no, confeziona­ndo l’azione più bella del match sull’asse Dzeko-Perotti, con l’argentino, tornato sulla fascia sinistra, che mette la palla al centro per Under pronto a segnare subito di sinistro. La partita sembra in ghiaccio. Il bosniaco continua a dominare in area nel gioco aereo e, col Benevento che cerca qualche sortita in più allargando gli spazi tra le linee, gli attaccanti gialloross­i vanno a nozze. Così al 30’ Under, dal vertice destro dell’area, trova un sinistro incrociato che vale il poker. Sem- brerebbe il segnale della doccia anticipata, ma un minuto più tardi un’azione sulla fascia destra nata da Guilherme, trova una bella accelerazi­one del neo entrato Lombardi, bravo a servire l’inseriment­o vincente di Brignola. I titoli di coda sono da libro cuore, visto che Dzeko – dopo aver guadagnato un rigore per fallo di mano di Djimsiti su di un suo cross – concede il penalty a Defrel, che dal dischetto segna il suo primo, sospirato gol in campionato. Le ultime buone notizie romaniste sono per il rientro in campo di De Rossi e Schick nei minuti finali, mentre il Benevento – se vuole rientrare davvero nella corsa salvezza – può consolarsi con una riscoperta vena offensiva che non dovrà essere sciupata da una difesa così fragile.

IL GESTO

Nel finale Dzeko si guadagna il rigore, ma lo «cede» a Defrel, che realizza così il primo gol in questo campionato

 ?? AFP ?? Edin Dzeko, 31 anni, si compliment­a con Cengiz Under, 20: i due hanno steso il Benevento
AFP Edin Dzeko, 31 anni, si compliment­a con Cengiz Under, 20: i due hanno steso il Benevento

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