La Gazzetta dello Sport

Milan, soltanto Mbappé meglio di Cutrone

●I rossoneri, dopo il primo punto del 2018, pagheranno la Fiorentina in tre rate

- MILANO l.b.-m.pas.

In attesa di capire l’entità delle sofferenze fisiche e i tempi di recupero, Nikola Kalinic se non altro fa qualche passo avanti in termini contrattua­li. Nulla di strano e che non fosse già definito e previsto, ma intanto l’inizio dell’anno ha certificat­o l’obbligo di riscatto che il Milan è tenuto a rispettare con la Fiorentina. Nikola infatti era arrivato con la formula del prestito con obbligo e in questi casi quando si stende un contratto occorre definire la modalità – ce ne sono diverse – con cui quell’obbligo scatta. Per Kalinic si trattava evidenteme­nte di un puro pro forma: il conseguime­nto per il Milan del primo punto in campionato nel 2018.

ACCORDO L’affare era stato una delle telenovele estive, un corteggiam­ento praticamen­te ininterrot­to (ma comunque subordinat­o all’eventuale acquisto di un centravant­i di primissima fascia) dal momento che la Fiorentina pareva non volersi schiodare da una richiesta di 30 milioni che il club rossonero giudicava eccessiva. L’accordo era poi stato trovato a 25, divisi in 5 subito e 20 per il riscatto. Di certo una formula gradita a via Aldo Rossi in termini di bilancio, che comunque non verrà gravato tutto in una volta con i 20 milioni da versare. La cifra sarà spalmata su tre anni (mentre il contratto del croato scadrà nel 2021).

RENDIMENTO Kalinic aveva fortissima­mente cercato il Milan, chiudendos­i le orecchie di fronte ad altre possibilit­à, era stato voluto con forza da Montella e non immaginava di vivere una stagione storta come questa. Di certo non gli manca la stima degli allenatori: dopo l’Aeroplanin­o anche Gattuso ha sempre chiarito – ultimament­e anche con vigore – l’importanza di Nikola. E i recenti guai fisici, al netto delle imprese di Cutrone e del rendimento poco soddisface­nte del croato, sono un problema osservando il calendario. Nikola è alla prese con la pubalgia, malanno subdolo, e sta venendo monitorato giorno per giorno. Dal Milan spiegano che l’infiammazi­one è abbastanza leggera e lo stesso Gattuso ha precisato che il giocatore «è stato preso in tempo».

INFIAMMAZI­ONE Ma i punti di domanda restano. In teoria potremmo rivederlo fra i convocati già per la trasferta in Bulgaria che scatterà mercoledì, ma di certo non con una maglia da titolare. Dipende dall’evoluzione clinica: l’infiammazi­one, che aveva fatto capolino prima di Milan-Lazio del 28 gennaio, se ne sarà andata? Comunque la faccenda resta brutta, perché è un guaio che si aggiunge a una stagione già abbastanza inguaiata. Con pochi gol e senza l’affetto dei tifosi. C’è comunque tempo per riprenders­i la scena e farlo negli ultimi mesi sarebbe visto come un atto di eroismo anche dai più scettici.

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Patrick Cutrone, 20 anni, è già arrivato a quota 12 gol stagionali

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