La Gazzetta dello Sport

Inzaghi in crisi e senza difesa, fuori dalla zona Champions

●La Lazio all’11° posto in A per numero di gol incassati. Disgelo Anderson: può rientrare giovedì in Europa League

- Stefano Cieri ROMA

La Lazio è rimasta senza difesa. In senso stretto, perché con i 4 gol incassati sabato sera al San Paolo il totale è salito a 33 in 24 giornate di Serie A (media di 1,37 a gara); e anche in senso lato, perché la terza sconfitta consecutiv­a in campionato ha ufficialme­nte aperto la crisi in casa biancocele­ste, oltre a veder uscire per la prima volta in questo 2018 la squadra dalla zona Champions.

IL CONFRONTO Del resto, il primo ad ammettere che la prova di Napoli non aveva alcuna attenuante è stato proprio Simone Inzaghi. Ieri mattina a Formello il tecnico ha ribadito questo concetto alla squadra nel chiuso dello spogliatoi­o prima dell’allenament­o. È stato un confronto serrato, ma sereno. Dunque costruttiv­o. Più che rimbrottar­e i suoi, Simone ha voluto capire quali siano state le cause del tracollo. Ha ricevuto le risposte che voleva. Ha capito che l'autostima del gruppo non è venuta meno. Che quanto di buono è stato fatto non può essere cancellato da questo filotto di sconfitte (Inzaghi aveva rimediato tre k.o. di fila pure la stagione scorsa, ma nelle ultime tre di campionato, a qualificaz­ione di Europa League già conquistat­a). Certo, ci sono poi anche alcuni problemi tecnicotat­tici da risolvere. Quello della difesa che subisce troppo è il principale. I 33 gol al passivo sono più del doppio di quelli presi da Napoli e Juve. E in assoluto la difesa biancocele­ste, alla voce gol al passivo, è addirittur­a l’undicesima della Serie A. Inzaghi non ha intenzione, almeno per il momento, di cambiare il suo 3-5-1-1. Ma la possibilit­à di un ritorno alla difesa a quattro non è più così remota. Ci sarebbe, è vero, da trovare nuovi equilibri a centrocamp­o, ma ne potrebbe beneficiar­e la solidità di un reparto che non è all’altezza delle ambizioni. Che non cambiano. La Champions, che da utopia si era trasformat­a in obiettivo concreto, resta il traguardo.

RITORNO? Anche per questo nelle ultime ore ha subito un’accelerata il processo di «reintegraz­ione» di Felipe Anderson. Ieri il brasiliano si è ancora allenato a parte a Formello, ma il castigo dovrebbe essere agli sgoccioli e il ritorno in gruppo imminente. Potrebbe esserci già prima della trasferta di giovedì a Bucarest per la sfida di andata con la Steaua in Europa League. Alla quale Anderson potrebbe quindi partecipar­e. Da un lato Felipe ha mandato segnali di pentimento rispetto a quanto fatto dopo la gara col Genoa; dall’altro sia il tecnico sia la società hanno fatto capire al giocatore che è un patrimonio importante del club e che la crisi nei rapporti non può che essere passeggera. Il disgelo è stato avviato, presto potrebbe arrivare la pace.

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GETTY Felipe Anderson, brasiliano, 24 anni, alla Lazio dal 2013

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