Inzaghi in crisi e senza difesa, fuori dalla zona Champions
●La Lazio all’11° posto in A per numero di gol incassati. Disgelo Anderson: può rientrare giovedì in Europa League
La Lazio è rimasta senza difesa. In senso stretto, perché con i 4 gol incassati sabato sera al San Paolo il totale è salito a 33 in 24 giornate di Serie A (media di 1,37 a gara); e anche in senso lato, perché la terza sconfitta consecutiva in campionato ha ufficialmente aperto la crisi in casa biancoceleste, oltre a veder uscire per la prima volta in questo 2018 la squadra dalla zona Champions.
IL CONFRONTO Del resto, il primo ad ammettere che la prova di Napoli non aveva alcuna attenuante è stato proprio Simone Inzaghi. Ieri mattina a Formello il tecnico ha ribadito questo concetto alla squadra nel chiuso dello spogliatoio prima dell’allenamento. È stato un confronto serrato, ma sereno. Dunque costruttivo. Più che rimbrottare i suoi, Simone ha voluto capire quali siano state le cause del tracollo. Ha ricevuto le risposte che voleva. Ha capito che l'autostima del gruppo non è venuta meno. Che quanto di buono è stato fatto non può essere cancellato da questo filotto di sconfitte (Inzaghi aveva rimediato tre k.o. di fila pure la stagione scorsa, ma nelle ultime tre di campionato, a qualificazione di Europa League già conquistata). Certo, ci sono poi anche alcuni problemi tecnicotattici da risolvere. Quello della difesa che subisce troppo è il principale. I 33 gol al passivo sono più del doppio di quelli presi da Napoli e Juve. E in assoluto la difesa biancoceleste, alla voce gol al passivo, è addirittura l’undicesima della Serie A. Inzaghi non ha intenzione, almeno per il momento, di cambiare il suo 3-5-1-1. Ma la possibilità di un ritorno alla difesa a quattro non è più così remota. Ci sarebbe, è vero, da trovare nuovi equilibri a centrocampo, ma ne potrebbe beneficiare la solidità di un reparto che non è all’altezza delle ambizioni. Che non cambiano. La Champions, che da utopia si era trasformata in obiettivo concreto, resta il traguardo.
RITORNO? Anche per questo nelle ultime ore ha subito un’accelerata il processo di «reintegrazione» di Felipe Anderson. Ieri il brasiliano si è ancora allenato a parte a Formello, ma il castigo dovrebbe essere agli sgoccioli e il ritorno in gruppo imminente. Potrebbe esserci già prima della trasferta di giovedì a Bucarest per la sfida di andata con la Steaua in Europa League. Alla quale Anderson potrebbe quindi partecipare. Da un lato Felipe ha mandato segnali di pentimento rispetto a quanto fatto dopo la gara col Genoa; dall’altro sia il tecnico sia la società hanno fatto capire al giocatore che è un patrimonio importante del club e che la crisi nei rapporti non può che essere passeggera. Il disgelo è stato avviato, presto potrebbe arrivare la pace.