Giampaolo, elogio di Caprari: «E’ una perla»
●Il tecnico pensa già al Milan: «Ci arriviamo bene». Pecchia amaro: «Per vincere serve una personalità diversa»
Un gol sfiorato nel primo tempo e un assist a Barreto nel secondo. Gianluca Caprari è il «man of the match». Tanto da meritarsi i complimenti di Giampaolo che a fine partita lo ha paragonato addirittura a una perla: «Caprari è un giocatore tecnico, veloce, con forza. Giocatori così per me sono delle perle, da tenere lì come reliquie». E la Samp alla fine se l’è tenuto, nonostante i 17 milioni offerti da De Laurentiis a Ferrero. «Ho sempre pensato di finire qui la stagione. Alla Samp non ho ancora dimostrato nulla – dice Caprari – Il ruolo da trequartista? Dove gioco, gioco. Oggi non era facile, siamo stati bravi a sbloccare la partita a inizio ripresa e a chiuderla alla fine. La Champions? Siamo lì, un pensierino lo facciamo, ma ci sono squadre più attrezzate di noi». TUTTI OK Intanto, però, la Samp è sempre sesta e potrà affrontare il Milan con 3 punti di vantaggio e con un organico quasi al completo. Torreira e Barreto non sono stati ammoniti: «Sono contento di averli tutti. Recupereremo anche Ramirez. Ci arriviamo bene - dichiara Giampaolo –. Contro il Verona era una partita da vincere e l’abbiamo vinta. Pensavo che fosse più complicata, senza nulla togliere all’Hellas. L’atteggiamento è stato maturo e responsabile. L’unica cosa che si può migliorare è l’attestato di stima verso Alvarez. Faccio un appello ai tifosi. Ricky è un giocatore importante che va sempre sostenuto per l’impegno e la serietà che ci mette. È un gran giocatore, può fare meglio di così».
PERSONALITA’ Umore opposto per il tecnico gialloblù Pecchia: «Per provare a vincere su ogni campo, serve una personalità diversa. Nel momento in cui pensavamo di riuscire a mantenere il controllo della gara, è arrivato il gol di Barreto con cui la Samp si è liberata. Peccato perché nel secondo tempo l’approccio era stato buono. Cosa c’è da salvare? Mi tengo stretta la prestazione di Nicolas che è stata straordinaria, quella di Fares e i continui miglioramenti di Vukovic».