Sassuolo inceppato Cagliari, punto prezioso
SASSUOLO 0 CAGLIARI 0 ●Un pareggio utile per i sardi in serie positiva. La squadra di Iachini in ripresa dopo la tempesta-Juve, ma l’attacco non va
SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Lirola, Goldaniga, Acerbi, Peluso (dal 26’ s.t. Rogerio); Missiroli, Magnanelli, Duncan (dal 43’ s.t. Ragusa); Berardi, Babacar (dal 21’ s.t. Matri), Politano.
PANCHINA Pegolo, Lemos, Mazzitelli, Biondini, Sensi, Pierini, Cassata, Dell’Orco, Adjapong.
ALLENATORE Iachini. POSSESSO PALLA 49,9% BARICENTRO ALTO 55 M. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno.
CAGLIARI (3-5-2) Cragno; Andreolli, Ceppitelli, Castan; Padoin, Barella, Cigarini (dal 26’ p.t. Sau), Ionita, Lykogiannis (dal 17’ s.t. Dessena); Joao Pedro, Farias (dal 30’ s.t. Pavoletti).
PANCHINA Rafael, Crosta, Cossu, Miangue, Romagna, Pisacane, Deiola, Han, Caligara.
ALLENATORE Lopez. POSSESSO PALLA 50,1 % BARICENTRO MOLTO BASSO
45,8 M.
CAMBIO DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Andreolli per gioco scorretto.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. NOTE Paganti 3.868, incasso di 29.010 euro; abbonati 5.281, quota di 69.655 euro. Tiri in porta 1-2. Tiri fuori 11-3. In fuorigioco 1-0. Angoli 4–2. Recuperi p.t. 2’, s.t. 3’.
Più che una partita, una punizione inflitta agli spettatori presenti al Mapei Stadium. Non lo meritavamo. Poche emozioni, eccessi di ansia sottoporta da parte neroverde e una gara che non sarà mai uno spot per la Serie A. Un pari senza gloria, anche se in fin dei conti prezioso per tutte e due le squadre in chiave salvezza, alla luce del k.o. della Spal terz’ultima contro il Milan. Nel confronto delle occasioni lo zero a zero ferisce di più il Sassuolo, più propositivo - specie nella ripresa - e vicino al gol due volte con lo sciagurato Berardi (maldestro nella prima occasione a tu per tu con Cragno) e una con Politano, a fronte di un’unica minaccia portata alla porta di Consigli per effetto di una conclusione da distanza siderale di Barella nei titoli di coda spinta sopra la traversa dalle manone di Consigli.
VINCE LA PAURA E così in questa A ci si può anche accontentare di poco e ci si può salvare anche offrendo emozioni col contagocce. Il punto è utile ai neroverdi per cancellare il 7-0 con la Juve e rialzare la testa dopo due sconfitte di fila con zero gol all’attivo (nel complesso 14 reti in 24 gare, peggior attacco del campionato quello emiliano) e ben 10 al passivo, mentre il Cagliari ottiene il terzo risultato utile di fila (anche in trasferta) mostrando una certa solidità di squadra anche senza il faro Cigarini, uscito dopo 26’ per infortunio. All’ora di pranzo il piatto piange a causa di un gioco che alle latitudini di Reggio Emilia si è impoverito conclusa l’era Di Francesco, mentre sotto l’altra metà del cielo gli «Speedy Gonzalez» d’attacco del Cagliari non riescono ad inquadrare la porta vanificando sul più bello quanto di buono costruito nei sedici metri. BATTAGLIA C’era una volta il gol da queste parti (ottava gara in casa senza reti per i neroverdi), un lontano ricordo. E invece qui c’è solo da raccontare una sfida stavolta ultratattica e fisica in cui i protagonisti non vogliono rischiare. E quando si ritrovano in beata solitudine davanti al portiere, come capita a Berardi in avvio di ripresa, non riescono a partorire il gol perché le gambe tremano e scelgono poi la soluzione peggiore, ovvero il primo palo coperto da Cragno in uscita nella circostanza. Nell’attento Cagliari da trasferta, che si chiude a riccio nel finale, splende comunque la stella di Barella, che ha una marcia in più non solo nel dettare l’ultimo passaggio ma anche nel contrastare le iniziative altrui in fase di ripiegamento: l’energico Duncan ne sa qualcosa. E, alla fine, il destro da centrocampo del talento sardo negli ultimi istanti è una sorta di ribellione giovanile contro tutti i tatticismi imposti e la mediocrità generale vista al Mapei Stadium: battaglia persa, ragazzo. L’urlo rimane strozzato in gola.
1
LA CHIAVE il gol segnato in 5 gare nel 2018 dal Sassuolo: è il peggiore attacco della Serie A