La Gazzetta dello Sport

«Ci riprovo dopo 4 anni Dura battere Pinturault»

●Il finanziere senza podi nella specialità da Sochi: «In slalom dovrò essere perfetto»

- INVIATO A PYEONGCHAN­G (SUD COREA) si.ba.

Alberto Ghezze, tecnico della velocità ora votato a tempo pieno all’organizzaz­ione di Cortina 2021, sostiene che a Sochi 2014 Christof Innerhofer fu bronzo in combinata perché fece uno slalom da slalomista. Secondo il capoallena­tore azzurro Max Carca, i nostri tre discesisti al via questa notte in combinata — il quarto pettorale è di Riccardo Tonetti —, partiranno tutti per stare davanti, perché tecnicamen­te sono bravi e hanno il potenziale per una grande manche, anche se, rispetto alle gare di Coppa, gli sciatori più tecnici troveranno una pista più adatta a loro. Di certo il finanziere di Gais ha la capacità di mettere la testa in ghiaccio: subito dopo il rinvio della discesa, ieri si è presentato a Casa Italia per rilassarsi un po’ e staccare la spina, convinto che «la gara inizia solo quando si mettono i bastoncini fuori dal cancellett­o» e che tutto ciò che succede prima sono solo chiacchier­e. Deve essere questo il segreto di un atleta capace di vincere cinque medaglie tra Mondiali e Olimpiadi, due delle quali in combinata (c’è anche l’argento iridato a Garmisch 2011).

Quanto ha messo la testa sulla combinata?

«Da ottobre in poi ho investito un po’ di tempo, anche se non tantissimo. Le curve in slalom sono discrete, il feeling è buono ma mi manca un po’ la gara. Non avendo punti Fis negli ultimi due anni ho gareggiato veramente poco tra i pali stretti e questo non è un vantaggio. In slalom posso sciare discretame­nte, ma deve essere la giornata perfetta per riuscire a spingere senza tenere tanto le linee».

Quattro anni fa l’aveva vissuta, la giornata perfetta?

«Quella è stata l’ultima volta, da lì in poi non ho fatto più podi nelle combinate, anche perché ne ho disputate poche. Però è vero che le manche da slalomista le ho trovate anche adesso in allenament­o. Non da top 15 ma da top 30, ecco».

Si dice che sarà uno slalom difficile.

«Molto dipenderà dalla neve, più che dalla pendenza. Più freddo farà, più dura sarà per noi».

I suoi favoriti?

«Difficile dirlo. Rispetto alle ultime gare ci saranno meno discesisti e questo avvantaggi­a gli slalomisti. Direi Pinturault. Sarà difficile batterlo qui».

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AFP Christof Innerhofer, 33 anni, in carriera 2 medaglie olimpiche e 3 mondiali

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