La Gazzetta dello Sport

LA DOMENICA OPPOSTA DEI DUE DOMINIK

●Non segnava dal 16 dicembre, è tornato in forma in tempo per il derby: «Mazzarri mi paragona a Cavani? Un grande piacere»

- di FAUSTO NARDUCCI

La domenica opposta dei due Dominik: vi piace il gioco di parole? E dire che qualcuno potrebbe pensare che gli sport invernali siano l’ambiente ideale per lasciarsi andare alla calma olimpica...

Diciamo che ha ritrovato la condizione nel momento giusto, e cioè prima della partita da sempre più problemati­ca per il popolo granata. Il Gallo Belotti è pronto per il derby e forse un po’ di merito va anche all’Udinese che gli suggerisce gol non banali: due anni fa, il 30 aprile 2016, ne ha segnato uno molto simile nella partita vinta 5-1 allo stadio Friuli. Come ieri, una cavalcata travolgent­e, la prova inequivoca­bile che il centravant­i della Nazionale c’è: parte dalla sua metà campo, supera in dribbling e in velocità prima Nuytinck e Samir, poi batte Bizzarri con un preciso diagonale con il destro. Sembra di colpo di essere tornati al miglior Belotti della scorsa stagione. Non segnava dal 16 dicembre, non era titolare dall’antivigili­a di Natale, è arrivato al quinto centro. E spiega: «In settimana ho lavorato tanto per mettere su più massa muscolare e migliorare la forma per la partita. Il gol è la risposta perfetta al fatto che ho lavorato bene in allenament­o, perché altrimenti sarebbe successo come contro la Sampdoria, quando in contropied­e sono stato recuperato. So che Mazzarri mi ha paragonato a Cavani, è un grande piacere». I numeri confermano il segnale di svolta: un gol, un tiro in porta respinto in modo prodigioso da Bizzarri, due dribbling riusciti su tre tentati, 5 duelli aerei vinti su 8. Sempre al centro dell’azione. Frustalupi, il vice di Mazzarri, a fine partita ne ha esaltato la generosità: «Se la difesa non prende gol, il merito è anche del lavoro degli attaccanti, e quindi di Belotti».

MAMMA LA JUVE Ora testa e cuore alla Juve, che non prende mai gol e che domenica prossima sarà ospite al Grande Torino. Con un Belotti così, i granata possono però anche ipotizzare lo sgambetto. «Sarà una sfida molto difficile – spiega il Gallo –, dovremo preparare la partita bene, essere compatti per cercare di metterli in difficoltà. Loro hanno una difesa super, mi farà piacere incontrare Chiellini e tutti gli altri, dicono che sono dei vecchietti ormai, ma stanno sempre lì. Poi penseremo all’Europa: è il nostro obiettivo, non molleremo mai, ci crediamo. Il Mondiale? Ogni volta che ricordo la sfida con la Svezia mi viene da piangere». Il miglior modo per cancellare i brutti ricordi è ripetersi nella Partita, con la P maiuscola. Non sembra la cosa più facile, il Gallo ci proverà.

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Il diagonale di Andrea Belotti, 24 anni, per il gol del raddoppio ANSA

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