Kane, furia del gol Stagione da urlo: «Sì, passiamo noi»
●La punta già a quota 28 gol, di cui 23 in Premier «Loro super dietro, ma abbiamo stile e fiducia»
Un uragano di gol e autostima sta per abbattersi sullo Stadium e sulla Juve. Harry Kane ripete molte volte «fantastic» quando parla della Juve e altrettanti «different» quando si riferisce al suo Tottenham: è capocannoniere della Premier, ha segnato 28 gol in questa fantastica, appunto, stagione, 23 in campionato. Ha trascinato al successo i suoi contro l’Arsenal pochi giorni fa: il Tottenham del talento e del gioco scintillante è tornato in zona Champions League e miglior periodo insomma non poteva esserci per presentarsi a Torino. Si è fatto una discreta gavetta, il signor Kane, è stato scartato dall’Arsenal, pare, perché non era molto promettente e atletico. Si è preso le sue rivincite e poi sono fioccati i soprannomi: Hurricane, Citizen Kane eccetera. Adesso, dicono, è il sogno dei tifosi del Real Madrid e di chissà quante altre squadre, sempre che il Tottenham se ne voglia privare, ma è soprattutto uno dei punti di forza di una nazionale inglese giovane e talentuosa. Nazionale che preparerà le sue bianche notti mondiali a San Pietroburgo, mentre l’Italia e i vecchi leoni della difesa vedranno le partite in vacanza o forse spegneranno le tv. Logico che Kane risponda in maniera non altezzosa, ma tranquilla alla inevitabile domanda su Chiellini. «Molto forte, la Juve in difesa è formidabile, ma noi ci sentiamo pronti. Rispettosi, ma fiduciosi di poter passare il turno. La stagione passata la campagna europea non è andata molto bene, stavolta vogliamo fare meglio».
CLIC Le macchine fotografiche ronzano e coprono le parole, i flash vanno a getto continuo, Pochettino sorride accanto al suo attaccante, il miglior centravanti del mondo, dice lui. Parole pesanti come pietre visto che sta arrivando il confronto con Higuain, ma i numeri di Kane sono prepotenti, la media gol incredibile e per dirla a modo suo fantastica. C’è tempo per divagare su Totti, una bandiera, per fare altri complimenti agli avversari della Juve, per parlar bene del calcio italiano che non bisogna mai sottovalutare. Allegri contro il Tottenham ha già mancato la qualificazione una volta, ma sembrano passati anni luce, quello era il Milan e questa la Juve capace di raccogliere due finali in pochi anni.Un grande ciclo che il giovane signor Kane conosce e rispetta senza lasciarsi intimorire. «Noi abbiamo un nostro stile e non cambieremo». Persino Khedira, non soltanto il suo tecnico, lo ha riempito di elogi, e d’altra parte con quei numeri lì non potrebbe essere diversamente. «E’ bello ricevere complimenti dagli avversari», dice, ma in fondo è più bello batterli. Trasformare i tanti gol segnati in Premier in cifre europee, entrare finalmente nell’elite e poi lanciarsi verso la campagna di Russia a cuor leggero. «Un grande stadio, una grande avversaria. Sarà importante far bene qui, ma c’è sempre Wembley». Ecco, Wembley, il secondo decisivo atto di una sfida importante e di una occasione che Kane non vuole fallire. A 24 anni il tempo davanti è tanto, ma è sempre meglio non perderne.