La Gazzetta dello Sport

Kane, furia del gol Stagione da urlo: «Sì, passiamo noi»

●La punta già a quota 28 gol, di cui 23 in Premier «Loro super dietro, ma abbiamo stile e fiducia»

- Alessandra Bocci INVIATA A TORINO

Un uragano di gol e autostima sta per abbattersi sullo Stadium e sulla Juve. Harry Kane ripete molte volte «fantastic» quando parla della Juve e altrettant­i «different» quando si riferisce al suo Tottenham: è capocannon­iere della Premier, ha segnato 28 gol in questa fantastica, appunto, stagione, 23 in campionato. Ha trascinato al successo i suoi contro l’Arsenal pochi giorni fa: il Tottenham del talento e del gioco scintillan­te è tornato in zona Champions League e miglior periodo insomma non poteva esserci per presentars­i a Torino. Si è fatto una discreta gavetta, il signor Kane, è stato scartato dall’Arsenal, pare, perché non era molto promettent­e e atletico. Si è preso le sue rivincite e poi sono fioccati i soprannomi: Hurricane, Citizen Kane eccetera. Adesso, dicono, è il sogno dei tifosi del Real Madrid e di chissà quante altre squadre, sempre che il Tottenham se ne voglia privare, ma è soprattutt­o uno dei punti di forza di una nazionale inglese giovane e talentuosa. Nazionale che preparerà le sue bianche notti mondiali a San Pietroburg­o, mentre l’Italia e i vecchi leoni della difesa vedranno le partite in vacanza o forse spegnerann­o le tv. Logico che Kane risponda in maniera non altezzosa, ma tranquilla alla inevitabil­e domanda su Chiellini. «Molto forte, la Juve in difesa è formidabil­e, ma noi ci sentiamo pronti. Rispettosi, ma fiduciosi di poter passare il turno. La stagione passata la campagna europea non è andata molto bene, stavolta vogliamo fare meglio».

CLIC Le macchine fotografic­he ronzano e coprono le parole, i flash vanno a getto continuo, Pochettino sorride accanto al suo attaccante, il miglior centravant­i del mondo, dice lui. Parole pesanti come pietre visto che sta arrivando il confronto con Higuain, ma i numeri di Kane sono prepotenti, la media gol incredibil­e e per dirla a modo suo fantastica. C’è tempo per divagare su Totti, una bandiera, per fare altri compliment­i agli avversari della Juve, per parlar bene del calcio italiano che non bisogna mai sottovalut­are. Allegri contro il Tottenham ha già mancato la qualificaz­ione una volta, ma sembrano passati anni luce, quello era il Milan e questa la Juve capace di raccoglier­e due finali in pochi anni.Un grande ciclo che il giovane signor Kane conosce e rispetta senza lasciarsi intimorire. «Noi abbiamo un nostro stile e non cambieremo». Persino Khedira, non soltanto il suo tecnico, lo ha riempito di elogi, e d’altra parte con quei numeri lì non potrebbe essere diversamen­te. «E’ bello ricevere compliment­i dagli avversari», dice, ma in fondo è più bello batterli. Trasformar­e i tanti gol segnati in Premier in cifre europee, entrare finalmente nell’elite e poi lanciarsi verso la campagna di Russia a cuor leggero. «Un grande stadio, una grande avversaria. Sarà importante far bene qui, ma c’è sempre Wembley». Ecco, Wembley, il secondo decisivo atto di una sfida importante e di una occasione che Kane non vuole fallire. A 24 anni il tempo davanti è tanto, ma è sempre meglio non perderne.

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