Allegri ai suoi «Dovete essere coraggiosi e incoscienti»
●L’allenatore della Juve è bello carico: «Inglesi forti negli spazi, ma abbiamo individuato i loro punti di debolezza»
Il sole c’è, ma non scalda a sufficienza. Massimiliano Allegri per la Champions sceglie una versione double face: intabarrato sul prato di Vinovo, con sciarpa e cappello per proteggersi dal venticello gelido di metà febbraio durante l’allenamento, tuta e felpa d’ordinanza per la conferenza stampa, dove però resta abbottonato sulle scelte. «Non ho ancora deciso niente – dice –, vediamo domattina (oggi, ndr) come mi sveglierò. E come dormirò, perché non penserete mica che io sia insonne prima delle partite...».
EQUILIBRIO Le domande dei cronisti stimolano i ricordi: Allegri ha incontrato il Tottenham con la Juventus la scorsa estate e furono dolori (sconfitta nell’ultima amichevole pre campionato), ma soprattutto lo affrontò nella stagione del suo debutto in Champions League, e anche in quell’occasione non ci furono sorrisi. Gli Spurs furono i primi a eliminare Allegri agli ottavi, colpa di un gol subito in casa negli ultimi minuti che ingarbugliò il cammino rossonero. Era un febbraio di 7 anni fa, il Diavolo giocava l’andata in casa, come in questo caso, sfiorò due volte il vantaggio (con Yepes di testa, parata miracolosa di Gomes soprattutto sul secondo tentativo) ma poi si fece sorprendere da Lennon che lanciò lo spietato Crouch. L’epilogo oltre alla lite a fine gara tra Gattuso e Joe Jordan) fu lo 0-0 londinese che eliminò il Milan nonostante una partita d’attacco. «Prendemmo un contropiede a pochi minuti dalla fine – racconta – per una palla persa, forse da Ibrahimovic, e poi Yepes non riuscì a fermare Lennon. È la dimostrazione che nelle partite a eliminazione diretta ci vuole grande equilibrio, soprattutto quando due squadre si equivalgono».
QUALITÀ Allegri non si è mai fatto togliere il sonno dai cattivi presagi, è sempre il primo a ricacciare indietro la negatività. Però sa far tesoro degli insegnamenti del passato, e quel che è accaduto nel 2011 gli ricorda che la gara in casa va sfruttata e non buttata via. Per questo nei giorni scorsi ha insistito molto sull’importanza del primo round, per poi gestire in terra britannica. Il Tottenham ha fisicità, la Juve deve giocarla sulla qualità: segnare e non subire, questa è la ricetta basica per allungare verso i quarti. Allegri prima di dedicarsi a tattica ed esperimenti ha chiacchierato con Andrea Agnelli, presente a bordo campo. Sorrisi e risate durante il torello, la leggerezza che piace al tecnico, purché non diventi superficialità.
LA RICETTA «Non firmerei per lo zero a zero – avverte –, semmai per non prendere gol. Non è vero che siamo favoriti, abbiamo le stesse possibilità del Tottenham di passare il turno, ma dovremo fare due grandi partite. Loro sono bravi a giocare negli spazi e a ribaltare l’azione, sono fisici e tecnici, ma conosciamo anche le loro debolezze. Sappiamo che possono avere delle difficoltà in mezzo, ma anche che possono spaccare la partita. Ci vorrà una gara attenta. In ogni caso il passaggio ai quarti si deciderà al ritorno: è una sfida su 180 minuti e anche di questo bisognerà tenere conto. Speriamo di fare qualche gol in più rispetto a quelli segnati nel girone di Champions. C’è tanta adrenalina e tanto entusiasmo, siamo carichi. Siamo in corsa in tutte le competizioni e affronteremo gli inglesi con spensieratezza, coraggio e incoscienza».
ROAD TO KIEV Da quando allena la Juventus Allegri è uscito una sola volta agli ottavi, col Bayern Monaco. Poi ci sono state due finali andate male: «La squadra in questi anni è cresciuta molto in autostima – spiega – mettersi sullo stesso livello delle grandi d’Europa è un risultato importante, il percorso che non finisce qui. L’obiettivo primario per noi è sempre arrivare agli ottavi, dove non sai mai chi ti capiterà: una tra Psg e Real e tra Juve e Tottenham quest’anno andrà fuori. Comunque c’è grande voglia di arrivare di nuovo in fondo alla Champions, anche se sappiamo che sarà difficile. Andare in finale è un traguardo straordinario, ci siamo riusciti due volte in tre anni, speriamo di farlo ancora e di vincere». Juve in viaggio verso Kiev.
NON FIRMEREI PER LO 0-0, MA PER NON SUBIRE GOL A TORINO
SULLA PARTITA DI ANDATA
NON È VERO CHE SIAMO FAVORITI, ABBIAMO LE STESSE CHANCE
SUI PRONOSTICI PRO JUVE
IL PRECEDENTE Max Allegri ha affrontato gli Spurs col Milan nella Champions 2010-11
Il tecnico venne eliminato negli ottavi di finale: 0-1 a San Siro e 0-0 NON HO DECISO NULLA, VEDIAMO COME MI SVEGLIO...
SUI DUBBI DI FORMAZIONE DUE FINALI IN TRE ANNI, ORA PUNTIAMO ALLA TERZA
TRA PASSATO E FUTURO