Iago Falque multiuso: Mazzarri revolution
●Lo spagnolo può giocare in tre ruoli diversi: il tecnico del Torino punta su di lui per arrivare al 3-5-2, il modulo di riferimento
Iago Falque ha compiuto 28 anni il 4 gennaio, il giorno dell’esordio di Mihajlovic, l’allenatore che l’aveva riportato al livelli del passato. In teoria, aveva poco da festeggiare perché certi cambiamenti possono essere destabilizzanti e difficili da assorbire. C’era il rischio che con un nuovo modulo non trovasse spazio o avesse problemi di adattamento. E invece no: con Mazzarri non ci sono state conseguenze dal punto di vista tattico, anzi è arrivata la conferma che lo spagnolo è insostituibile: il nuovo tecnico, a differenza del vecchio che non amava troppo le rivoluzioni, vuole che Iago diventi un imprevedibile uomo ovunque.
I NUMERI Sempre presente finora, 24 partite e 1.925 minuti giocati, soprattutto contro l’Udinese ha dimostrato quanto possa essere prezioso. Uno e trino, nel senso che può coprire tre ruoli diversi: esterno, trequartista, seconda punta. Frustalupi, il vice di Mazzarri in tribuna perché squalificato, dopo la partita gli ha dedicato poche ma significative parole: «Iago è un giocatore prezioso, un attaccante moderno perché è in grado di svolgere al meglio compiti diversi. E non saprei scegliere qual è la posizione migliore, rende al massimo i tutte e tre». Nelle scorse settimana Iago si era caricato il Toro sulle spalle in attesa del ritorno del Gallo Belotti, in questa stagione a lungo frenato da guai fisici. Cresciuto nel Barcellona col mito di Rivaldo e tifoso da sempre dei blaugrana, ha avuto una lontana esperienza con la Primavera juventina. Nonostante il peccato originale, ha trovato subito il feeling con la piazza. Ha detto nei primi giorni della sua nuova vita: «Ho voluto studiare meglio la storia granata e prendere confidenza con i nomi: da Mazzola in giù, perché la storia è ciò che resta della passione per una squadra. I tifosi mi hanno accolto in maniera speciale, non ho mai sentito la stima che sento qua. Loro apprezzano molto quei giocatori che corrono e danno tutto sul campo come me». I numeri, poi, confermano che in questa stagione il rendimento è superiore rispetto all’ultima, che era stata comunque positiva: Iago segna poco di più (0,38 gol a partita contro 0.34), crea più occasioni da rete (2,25/1.46), crossa di più (2,38/2,17), vanta una maggiore percentuale realizzativa (28%/25%). E magari, a questo punto, Iago anche sta pensando di convincere Lopetegui, c.t. della Spagna. Difficile visto la concorrenza, anche se i casi di Deulofeu, Luis Alberto e Suso, arrivati in nazionale dalla Serie A, gli lasciano un briciolo di speranza...
LE PROVE Contro l’Udinese ha cominciato da esterno destro nel tridente con libertà di allargarsi e, a volte, di scambiarsi la fascia con Niang. Mancino naturale, preferisce giocare col piede invertito per accentrarsi e tentare il tiro col sinistro (domenica ha colpito la traversa su punizione). Poco prima del 2-0, è andato a fare il trequartista dietro Belotti-Niang, cambio portafortuna tra l’altro visto che subito dopo è arrivato il raddoppio con il travolgente contropiede del Gallo. Ovviamente 9 minuti sono troppo pochi per giudicare, ma resta la disponibilità ad adattarsi a un ruolo chiave. Iago ha poi chiuso da seconda punta nel 35-2, il marchio di fabbrica di Mazzarri. Che, arrivando, ha preso tempo senza smontare le abitudini tattiche di Sinisa: scelta che si è dimostrata vincente. Iago Falque è al centro di questa rivoluzione graduale. Probabile quindi che nelle prossime partite (difficile col derby...) venga di nuovo impiegato e più a lungo dietro le linee o in coppia con Belotti quando si tratterà di far riposare Niang.
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IL NUMERO
I gol realizzati da Iago Falque in 24 partite di questo campionato (1.925 minuti giocati)