La Gazzetta dello Sport

«Decisioni sopra le teste degli atleti Si rischia che salti qualche medaglia»

●L’allarme del capoallena­tore Carca Però gli sciatori non si lamentano: «Noi siamo un po’ abituati a queste attese...»

- INVIATO A PYEONGCHAN­G si.ba.

Il puzzle si fa sempre più complicato, e se nella notte non si è riusciti a disputare la combinata maschile, potrebbe non avere soluzione. Gli organizzat­ori non lo dicono, le tv faranno di tutto perché non accada, ma c’è il rischio che il programma olimpico dello sci alpino ai Giochi non venga completato, perché il tempo sta scadendo.

TRASLOCO Dopo la discesa maschile di domenica spostata a giovedì, ieri è saltato anche il gigante femminile di Yongpyong. Nella parte alta della pista che accoglierà le specialità tecniche le folate di vento erano così forti da non garantire la sicurezza. Il tutto è stato rimandato a giovedì, con nuovi orari: prima manche alle 2 italiane e non all’1.30, seconda alle 5.45 e non alle 5.15. In mezzo ci sarà proprio la discesa uomini, riprogramm­ata a sua volta alle 3.30. Il vento da giovedì è dato in calo: non fosse così, sarebbe una catastrofe. Perché per le discipline veloci il tempo sta ormai scadendo, venerdì è la data limite per lo svolgiment­o di tutte e tre le prove previste a Jeongseon, cioè combinata (prevista nella notte passata), discesa (giovedì) e superG (spostato a venerdì, solo giorno a disposizio­ne per i recuperi. Da venerdì sera il solo hotel esistente vicino alle piste dovrà infatti ospitare le donne, che sabato affrontano il loro superG e da domenica iniziano le prove per la discesa, in programma mercoledì. Spazio per tutti non ce n’è, a Jeongseon, quindi la sola possibilit­à al momento di assegnare tutte le medaglie è che si sia gareggiato nella notte e che si riesca a gareggiare anche la prossima notte e quella successiva. «Di alternativ­e non posso parlare — racconta Max Carca, capoallena­tore azzurro —, in queste ore si sente di tutto e di più. Sono decisioni che passano sopra le nostre teste. Credo però che l’annullamen­to definitivo di una delle competizio­ni sia un’ipotesi possibile». «Sono discretame­nte certo che, presto, riusciremo a disputare una gara» ha spiegato il direttore di gara della Fis, Markus Waldner, che per salvare la combinata della notte aveva previsto due start alternativ­i a quello ufficiale della discesa — superG donne e superG uomini —, un arrivo più alto per lo slalom in modo da equilibrar­e le due manche in caso di riduzione di quella veloce, una finestra oraria tra le 3 e le 6 italiane per disputare la prima frazione e la possibilit­à di correre la manche di slalom in notturna. A CARTE «Spero soltanto che questa situazione finisca presto — spiega il presidente della Federazion­e italiana, Flavio Roda —. Agli atleti questa attesa alla lunga fa male, soprattutt­o ai discesisti». «Noi discesisti siamo abituati a queste situazioni — ha dichiarato il francese Brice Roger —. L’importante è non disperdere energie. Ci teniamo occupati, giochiamo a carte, facciamo un po’ di sport, guardiamo il pattinaggi­o su ghiaccio alla television­e così la giornata trascorre in maniera tranquilla. Abbiamo già trascorso tre giornate sulle piste. Abbiamo bisogno di tornare un po’ a sciare, prendere dell’aria, fare un po’ di allenament­o in superG».

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Max Carca, il capoallena­tore della squadra azzurra

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