Anderson, oro prudente Lotteria tra le raffiche
●Condizioni oltre il limite con decine di cadute: e i salti vanno indietro di 10 anni
Nel mondo dello snowboard forse solo Jamie Anderson, guardando la sua medaglia d’oro, manterrà un bel ricordo della giornata di ieri. Il vento che ha spazzato Phoenix Park ha trasformato la gara di slopestyle femminile in una specie di lotteria, una gara a eliminazione che niente ha a che vedere con una specialità acrobatica. Delle 50 run disputate — le qualificazioni del giorno prima erano state annullate... per vento — 41 si sono chiuse con una schienata, o una caduta frontale, o con qualche altro incidente che inevitabilmente ha messo a rischio la sicurezza delle atlete, oltre che togliere loro dei punti per la classifica. Si è gareggiato a -15°, davanti a tribune mezze vuote, svuotate dal freddo, con un vento che ha imposto alle atlete di rivedere il proprio programma ed eliminare le evoluzioni più difficili per non rischiare l’osso del collo. DIECI ANNI FA Il fatto che abbia vinto Jamie Anderson, la favorita, non aggiunge valore. La statunitense infatti ha realizzato una run più che conservativa, mettendo in sequenza un backside 540, un cab 540 e un front 720, un programma che sarebbe andato bene una decina di anni fa — due settimane fa agli X-Games, la stessa Anderson aveva realizzato un cab double cork 900, un salto ben più evoluto — e che la giuria ha premiato con un mediocre 83. «Non sono esattamente orgogliosa della mia run» avrebbe commentato la vincitrice. «L’unica cosa che volevo fare era mettermi a sedere e piangere» ha invece raccontato Silje Nordendal, quarta. Ma perché lo sci ha rinviato la discesa maschile e il gigante femminile, mentre lo snowboard ha portato a termine a tutti i costi le due gare di slopestyle? Roberto Moresi, direttore di gara della Fis, si difende: «Alla partenza non abbiamo ricevuto proteste, solo un team si è lamentato. La maggior parte della gente ci ha supportato». Probabilmente anche la Nbc, che paga milioni per trasmettere l’evento in prima serata.