La Gazzetta dello Sport

Altolà del Max furioso «Vietato deprimersi»

●Allegri all’attacco: «Non accetto che un 2-2 ci butti giù... La Champions è difficile, a Londra la pressione è su di loro»

- Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

Alla faccia dell’equilibrio, durante la partita e dopo. Massimilia­no Allegri aveva immaginato un’altra partita, più lineare e dal finale meno amarognolo. Voleva segnare, e ci è riuscito, ma non subire, invece dal possibile 3-0 si è ritrovato con un 2-2 che mette il Tottenham in una posizione di grande vantaggio in vista del ritorno di Londra. Il tecnico voleva sorprender­e e stupire, e ci è riuscito rinunciand­o a un centrocamp­ista e mandando tutti gli attaccanti disponibil­i in campo dall’inizio, ma poi la squadra si è fatta schiacciar­e e risucchiar­e dalla foga degli inglesi.

LO SFOGO Allegri è infuriato dopo il rigore sbagliato, ha continuato a chiedere calma fino al secondo gol, poi è schizzato via scurissimo in volto al fischio finale. Durante le interviste tv aveva mantenuto la calma, in sala stampa però è esploso dopo una domanda apparentem­ente innocua: «Non accetto che ci si deprima per un 2-2 in un ottavo di Champions. Qui ci si aspetta che noi vinciamo sempre 3-0, chi lo pensa deve farsi curare da uno bravo. Vincere non è normale, è straordina­rio. La Champions è difficile e la squadra ha sempre risposto bene. Ora dobbiamo guardare avanti. E comunque è dal sorteggio che dico che noi non partivamo favoriti col Tottenham. City, Psg, Real e Barcellona sono un gradino sopra di noi e l’anno prossimo la Coppa sarà ancora più difficile». Concetti in parte già espressi dopo la gara con la Fiorentina: Allegri non sopporta che si passi dall’euforia alla depression­e con questa facilità. «All’inizio il Tottenham ha avuto un blackout, poi siamo passati dal possibile 3-0 al 2-1 e dal possibile 3-1 al 2-2 – aggiunge –. I gol non sono arrivati troppo in fretta, ma nel momento giusto. La squadra è partita bene. Poi abbiamo avuto difficoltà a gestire la palla ma perché loro sono stati bravi. Il calcio ti dà e ti toglie. Qualcuno forse pensava che la Juve dovesse vincere 4-0. Forse le due finali hanno fatto male a qualcuno. Non mi pare che abbiamo perso 8-0».

VINCERE A WEMBLEY Nulla è ancora perduto, questo è il messaggio del tecnico, che poi analizza la partita: «Non è questione della barriera messa male sulla punizione del 2-2 e dei due gol subiti – dice –, sempliceme­nte noi non riuscivamo più a giocare. A Wembley sarà una partita secca dove dovremo cercare di vincere. Loro a un certo punto hanno spinto sull’accelerato­re, noi abbiamo smesso di fare quello che sappiamo. Dispiace non aver vinto, ma abbiamo le carte in regola per andare a giocarci il passaggio del turno a Londra. Sarà difficile battere il Tottenham a casa loro, ma ci proveremo: solo con entusiasmo e positività vinceremo. Il Tottenham non mi ha sorpreso, è squadra molto fisica e molto tecnica. Abbiamo preso gol su una palla in uscita, anche se sapevamo che loro sono fortissimi su queste situazioni».

NO ALIBI Il tecnico come al solito non cerca alibi nelle assenze: «Non contano, la squadra ha fatto una buona partita e sul 2-2 siamo stati pericolosi noi. Non sono stato io a chiedere alla squadra di abbassarsi, sono stati loro a schiacciar­ci. Hanno giocato molto bene e al ritorno avranno più pressioni. Dybala e Matuidi ci saranno, ora però dobbiamo pensare al campionato, visto che la Champions si giocherà tra tre settimane. Abbiamo il derby e poi anche il ritorno della semifinale di Coppa Italia. La Juventus gioca per vincere la Champions ma non è la favorita. In ogni caso non ho mai pensato di uccidere il Tottenham nella gara d’andata». Da qui al ritorno di Wembley sarà importante ritrovare l’equilibrio, in tutti i sensi.

NON RIUSCIVAMO PIÙ A GIOCARE... QUI CI SI ASPETTA DI VINCERE SEMPRE

MASSIMILIA­NO ALLEGRI ALLENATORE JUVENTUS

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Massimilia­no Allegri, 50 anni, è alla quarta stagione alla Juve GETTY

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