Toro Chiambretti «Travestiamoci da Tottenham»
●Il tifoso granata: «Con Mazzarri siamo più robusti N’Koulou sorpresa, Belotti vale di nuovo 100 milioni»
Profumo di Toro-Juve, il super tifoso granata Piero Chiambretti si rilassa seguendo i compiti della figlia Margherita, sei anni. «Stiamo scrivendo un pensierino sul Carnevale, ogni scherzo vale». La piccola è compiaciuta e ripete una filastrocca al telefono, Piero medita uno scherzo ai cugini juventini nella consapevolezza che sarà una partita molto complicata. «Travestirei i giocatori del Torino in quelli del Tottenham, così forse la vinciamo… A parte le battute, il Carnevale è ormai finito, io non sono tra quelli che ha gioito per il pareggio degli inglesi, perché il primo pensiero per la Juve sarà riscattarsi, domenica, contro di noi. E arriverà bella carica».
Come vive questo derby?
«Negli ultimi anni è cambiato, non è più “la partita” che se la vinci vale la stagione. È una partita, se portiamo a casa i tre punti siamo tutti felici, ma non ci basta più: noi sogniamo l’Europa ogni anno e purtroppo puntualmente non arriva».
L’obiettivo per questa stagione?
«Valorizzare gli investimenti, recuperare posizioni, tornare feroci quando giochiamo in casa. Troppa concorrenza, l’Europa la vedo difficile».
Primo bilancio dopo l’arrivo di Mazzarri?
«Ha portato più consapevolezza, attenzione e ha migliorato la gestione della difesa. È un Toro più robusto. Per un tecnico allenare una squadra in corsa è sempre un terno al lotto, tant’è che a volte torna il precedente: Mazzarri ha superato il primo esame, quello del rigetto, ha dato equilibrio alla squadra, prima sembravano un po’ spaesati».
Tre aggettivi per il nuovo tecnico?
«Concreto, determinato, coerente. Con lui il Torino si sente una squadra, con Sinisa c’era più individualismo, non ci credevano abbastanza».
Una mossa che l’ha convinta?
«La riabilitazione di Baselli, De Silvestri e Niang, questi ultimi voluti da Mihajlovic al quale va comunque gratitudine».
Chi rimanda a settembre?
«Liajic, genio e sregolatezza, dovrebbe trovare continuità».
Una piacevole sorpresa?
«N’Koulou nonostante il cognome infelice».
Sarà derby anche tra due allenatori toscani…
«Allegri non lo vedo allegrissimo, mi sembra teso: il pari con il Tottenham è stato una delusione, i tifosi, dopo sei scudetti, vogliono la Champions. Per Mazzarri l’importante è non perdere».
Fischio d’inizio alle 12.30: pasta asciutta a colazione come i ciclisti?
«No. Se mangio prima e perdiamo mi rimane tutto sullo stomaco, anzi… sul centrocampo; se vinciamo faccio festa alla fine e mangio a crepapelle».
Un pronostico?
«La Juve è più forte. Un pareggio mi andrebbe benissimo».
Chi potrebbe segnare?
«Higuain, rapinatore d’area, in buona forma. Per noi, a parte
il solito Belotti, Iago Falque».
Chi toglierebbe alla Juve?
«Tutti e dieci, lascerei soltanto Buffon. Ho letto critiche su di lui dopo il Tottenham: ingenerose».
Higuain, dopo il rigore sbagliato ha detto che è facile commentare sul divano davanti alla tv …
«Ha ragione, vale per tutte le cose della vita: comodo parlare senza vivere le esperienze in prima persona».
Un WhatsApp al presidente Urbano Cairo?
«Un augurio. Visto che nell’editoria trasforma tutto in oro, lo faccia anche con il Torino che per ora è d’argento».
Belotti lo avrebbe venduto per 100 milioni?
«Nessuno li ha offerti. Probabilmente sì pensando di reinvestirne la metà nella squadra. Ma va benissimo così visto che è tornato a livelli di top player internazionale dopo il gran gol all’Udinese: i 100 milioni li rivale tutti».
Lei ha mai giocato?
«Sì, mezzala: per l’altezza».
Naturalmente seguirà l’incontro allo stadio…
«Certo! Ci andrò alle 7 così arrivo per primo».
Quale penitenza è disposto a fare pur di veder vincere la sua squadra?
«Andrei a Superga a piedi con Mazzarri a cavalcioni!».