La Gazzetta dello Sport

Lipsia, storica prima. E Werner sogna l’acuto vincente

●La punta accusata di sparire negli stadi caldi, troverà però un San Paolo semivuoto «Possibilit­à di qualificar­ci? Il 30 per cento»

- Elmar Bergonzini

È

lo storico esordio nella competizio­ne, e già questo basta per motivare. Inoltre si gioca in casa della capolista della Serie A, ed è quindi una sfida stuzzicant­e per una squadra ambiziosa come il Lipsia. Dalla sua fondazione il club tedesco ha disputato appena sei partite europee (quelle del girone di Champions terminato al terzo posto), perciò la voglia di far strada è tanta: «Fremo perché è la mia prima stagione europea, un’esperienza entusiasma­nte», ha detto il bomber Timo Werner prima di salire sull’aereo per Napoli, dove arriverann­o 1.500 tifosi tedeschi. Non ci sarà una bolgia come quella che il Lipsia trovò a Istanbul contro il Besiktas (previsti circa 10.000 spettatori), ma Werner ha più volte sottolinea­to che quel giorno venne sostituito dopo pochi minuti perché soffriva di un blocco dei muscoli della colonna vertebrale a livello cervicale e dell’articolazi­one temporo-mandibolar­e. Il rumore è un fattore di stress che può aumentare tale fastidio. Stette fermo quasi un mese dopo quella partita, segno che non venne sostituito perché intimidito dai fischi.

OTTIMISMO Nei giorni scorsi Werner si è sbilanciat­o: «Abbiamo solo il 30% di possibilit­à di passare il turno», in realtà però il Lipsia ci crede. «Affrontiam­o una partita intrigante», ammette mister Hasenhüttl. Negli Anni 90 sognava di arrivare in A da calciatore («Ma ero troppo scarso»), ora ha l’occasione di far bene da allenatore. Nelle ultime settimane ha curato la fase difensiva (per la prima volta in stagione ha mantenuto la porta inviolata per due partite di fila), perché ogni gol può essere determinan­te. «Siamo retrocessi in Europa League anche a causa della mia inesperien­za internazio­nale — ha spiegato Hasenhüttl —. Abbiamo pagato il gol preso col Porto quando eravamo avanti 3-1. Quella rete ha fatto la differenza nello scontro diretto». La parola d’ordine sarà quindi difendere. «Siamo sicuri di poter mantenere la porta inviolata».

MICROSTORI­E L’inesperien­za europea del Lipsia è al tempo stesso il punto di forza e il punto debole del club. Giocatori e tecnico non sono abituati a tali pressioni, ma proprio per questo sono stimolati al massimo. A Napoli ci sarà pure Forsberg (panchina), indisponib­ile da due mesi a causa di un problema ai muscoli dell’addome. Dovrebbero invece giocare dall’inizio Sabitzer e Demme, che hanno smaltito l’influenza. «Ho ancora il naso gonfio, ma questa partita non me la perdo per niente al mondo», ha detto l’italo-tedesco. A Napoli c’è un fan club per Demme, che porterà al San Paolo 12 fra famigliari e amici. Lui ha già vinto, indipenden­temente dal risultato. Che per il Lipsia può essere storico.

 ?? AFP ?? Timo Werner, 21 anni
AFP Timo Werner, 21 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy